Incenzo canta il «sociale» prodotto da Renato Zero

Giulia Cherchi

Il suo nome non sarà famosissimo, ma se leggiamo il suo curriculum troviamo, oltre ai libri e ai celebri musical, alcuni dei pezzi più belli della storia della musica italiana: Vincenzo Incenzo è un autore che ha scritto per Michele Zarrillo, Al Bano, Lucio Dalla, Renato Zero. E proprio Renato Zero ha prodotto Credo, il primo album di Vincenzo Incenzo. Con voce dolce e sussurrata canta l'amore, semplice e profondo, ma anche la fredda realtà: non si adagia quindi su nuvole di romanticismo. Affronta il mondo e lo mette in discussione. Perché le canzoni possono fare cultura, pensiero, opinione: «la canzone può tornare ad avere un ruolo sociale, come è stato in altre stagioni e non essere soltanto accessorio del nostro tempo libero», afferma Incenzo. Nei suoi testi Incenzo ci parla di pensiero unico, finanziato e spesso importato, che imprigiona e spinge verso un lento regredire di gusto e conoscenza.

E poi c'è la società, vuota di patria e famiglia, che dovrebbe guardare al passato, perché ormai «niente ci assomiglia». Credo è un disco intriso di valori e delusioni, che passa dal battito d'ali di una farfalla al terremoto sociale.

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