Interrogazione parlamentare sul tesoro dimenticato di Benito Mussolini

Il 27 aprile 1945 i partigiani fermano, a Dongo, Mussolini nascosto fra i soldati di un'autocolonna della Wehrmacht. Claretta Petacci gli siede accanto. Per la fuga il Duce ha portato con sé diversi preziosi. Proprio come i gerarchi. Tutti beni sequestrati. Ma di fatto dimenticati. Dopo 70 anni sono ancora inaccessibili

Interrogazione parlamentare sul tesoro dimenticato di Benito Mussolini

Il 27 aprile 1945 i partigiani fermano, a Dongo, Mussolini nascosto fra i soldati di un'autocolonna della Wehrmacht. Claretta Petacci gli siede accanto. Per la fuga il Duce ha portato con sé diversi preziosi. Proprio come i gerarchi. Tutti beni sequestrati. Ma di fatto dimenticati. Dopo 70 anni sono ancora inaccessibili. Questa fortuna giace nel caveau della filiale Bankitalia di via dei Mille a Roma all'interno di sacchi sigillati. Conservata insieme con molti altri preziosi confiscati fra il '43 e il '45. Nessuno sa con esattezza cosa contengano. Dieci anni fa il ministero dell'Economia istituì un gruppo di lavoro per realizzare una ricognizione. Furono catalogati i 59 plichi più importanti. Nel 2007 i pezzi di maggior pregio furono esposti brevemente.

Poi più nulla. Una vicenda che adesso, come scrive «L'Espresso», è sbarcata in Parlamento con un'interpellanza del senatore Giuseppe Vacciano (gruppo misto) che chiede al Ministero dell'Economia di completare l'inventario.

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