"Io, popstar a 15 anni Il mio talent è stato YouTube"

La cantante inglese si è fatta conoscere grazie alle cover e poi è "esplosa" con il brano "Adore" "I genitori mi hanno incoraggiato"

"Io, popstar a 15 anni Il mio talent è stato YouTube"

Ma ora è proprio un altro mondo. Prima del web e dell'era talent, gli adolescenti che sbarcavano in classifica erano (salvo eccezioni) inevitabili dilettanti allo sbaraglio. Ora sono macchine da guerra. Per di più preparatissimi: studiano canto e musica, spesso pure recitazione e danza. Come Jasmine Thompson, nata a Londra il giorno dopo la prima elezione di Bush alla Casa Bianca (2000), svezzata da YouTube e diventata famosa senza pubblicare neppure un disco ma solo un ep con un brano di mostruoso successo radiofonico: Adore (quasi venti milioni di visualizzazioni). Da quel momento è diventata un autentico idolo adolescenziale, anche perché è il contrario della divetta patinata: figlia di una cinese e di un inglese, ora frequenta la scuola grazie a un tutor che assiste, probabilmente con un po' di gioia inattesa, all'esplosione della sua allieva in tutti i mercati occidentali. Dopotutto ora i clic sul web contano almeno quanto le copie vendute e lei ha superato da un pezzo quota trenta milioni su YouTube con la bellezza di 700mila amici su Facebook. Insomma la stella di una generazione che non è paragonabile a nessuna delle precedenti. Scusi, Jasmine Thompson, forse è l'unica che a quindici anni può dire di avere già un lustro di carriera alle spalle. «In effetti ho iniziato a dieci anni mettendo su YouTube una mia cover di The lazy song di Bruno Mars. Da lì tutto è andato avanti senza che io potessi fermarlo». Allora parliamo al passato: come mai ha deciso di cantare? «Beh, i miei genitori mi hanno sempre incoraggiato a seguire le mie passioni e a me è venuto spontaneo iniziare a prendere lezioni di piano. Poi ho sentito la voglia di cantare». Il consiglio dei genitori di solito è: prima studia poi vedremo. «E difatti sto studiando, mica ho piantato tutto». Però ora è in tournée con Robin Schulz ed è passata anche da Milano. «Diciamo che ora il mio concerto è generalmente molto breve, però tra poco avrò una scaletta completa». Deve uscire il primo disco. «Sono appena tornata da Los Angeles, dove ho registrato un'altra parte di queste nuove canzoni, che usciranno entro l'anno. Esattamente ancora non so la data, ma è un progetto che mi esalta. Per questi brani sono andata anche a New York, è un lavoro sul quale ho tanta, tanta attesa». Dopotutto lei è sbocciata sul «tubo» pubblicando una cover dietro l'altra. Quella di Wrecking ball di Miley Cyrus vale oltre dieci milioni di clic. Quella di Ain't nobody di Chaka Khan ha convinto tutti i deejay in circolazione. «Ma ora con il nuovo disco ho avuto la possibilità di lavorare con grandi musicisti e il risultato è per forza diverso». Ma che cosa risponde a chi la definisce solo una cantante da pianobar, insomma soltanto una brava interprete? «Credo che le mie non siano soltanto cover, e non perché le ho registrate io. Ma, pur avendo per forza lo stesso testo e parte degli arrangiamenti identici, spero di essere riuscita a dare una vita diversa a canzoni già famose. Insomma, non voglio avere la presunzione di essere brava ma credo di avere molte cose ancora da dire». Molti suoi coetanei provano a mettersi in mostra con i talent show. «Il mio talent è stato YouTube. Mi sono messa in gioco e all'inizio, quando sul mio canale c'era soltanto qualche centinaio di iscritti, io mi sentivo già importante...». Ora sono milioni. «E fatico a seguirli tutti, anche sui social come Facebook. C'è qualcuno che mi dà una mano.

Ora la consigliano i suoi genitori, non ha voglia di più autonomia? «Non so proprio cosa accadrà in futuro ma stia tranquillo: io ho voglia di mettermi in gioco come hanno fatto altre grandi stile Miley Cyrus e Taylor Swift».

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