Isis a fumetti con Capuozzo, Biloslavo e Micalessin

Il primo esempio di Graphic Journalism italiano: i fumetti raccontano la storia dell'Isis

Isis a fumetti con Capuozzo, Biloslavo e Micalessin

Sono fumetti, ovvero ci sono le tavole disegnate, ma non hanno nulla a che vedere con Corto Maltese o Tex... Sono il primo esempio di Graphic Journalism italiano e raccontano la storia dell'Isis attraverso le voci di tre inviati di guerra da oltre trent'anni: Toni Capuozzo di Mediaset e Fausto Biloslavo e Gian Micalessin de il Giornale.

L'editore SingnsBooks ha avuto questa coraggiosa idea, che verrà presentata domani al pubblico al Museo del Fumetto di Milano alle 18,30 sotto il nome di «Bandiere nere. L'Isis a fumetti con protagonisti tre giornalisti di guerra». «Ci siamo buttati con entusiasmo nell'iniziativa - racconta Biloslavo - perché queste non sono storie di fantasia, anche se a fumetti, ma dei veri reportage giornalistici. Non c'è nulla di inventato. Abbiamo mostrato ai disegnatori decine di filmati, articoli, corrispondenze di guerra e anche noi siamo stati disegnati e facciamo parte della storia, raccontando la nascita, l'ascesa e la caduta del Califfato». Le stesse vicende raccontate dai telegiornali o dai quotidiani, ma questa volta disegnate con un realismo davvero impressionante. Del resto la storia è talmente tragica e drammatica, oltre che avventurosa, che non c'è nulla da inventare.

Il primo volume in uscita è di Toni Capuozzo e si intitola La culla del terrore, con disegni di Armando Miron Polacco. Racconta la genesi e la nascita dell'Isis attraverso le sue azioni criminose, il suo fanatismo, i suoi attentati e il momento in cui «l'odio in nome di Allah diventa Stato». In copertina, davanti ad alcune tavole rosse, c'è la sagoma di un arcigno Capuozzo in tenuta di guerra. Il secondo volume, di Gian Micalessin (con i disegni di Adriano Fruck), si intitola Martirio a Maaloula e racconta il dramma e la persecuzione dei cristiani nel mirino del terrore islamista.

«Una storia di orrore e barbarie mai vista», sottolinea Biloslavo, protagonista del terzo volume (si vede lui in copertina che corre munito di macchina fotografica) dal titolo Libia Kaputt, che narra le vicende di quel popolo dalla presa del potere di Gheddafi alle bandiere nere e ai migranti. Vedremo come funziona l'iniziativa, intanto i tre inviati di guerra stanno preparando nuovi fumetti «guerreschi».

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