James Gunn: parla il fratello del regista dopo il licenziamento

Dopo il licenziamento di James Gunn, il fratello affida i suoi pensieri ad un post su Intagram

James Gunn: parla il fratello del regista dopo il licenziamento

Sono trascorsi solo un paio di giorni dalla notizia del licenziamento di James Gunn, il regista dei Guardiani della Galassia. Quei tweet scottanti pubblicati più di 10 anni fa e che sono riemersi in circostanze ancora poco chiare, hanno costretto la Disney a licenziare il regista. I fan di James Gunn non condividono la scelta, tanto è vero che sul web è stata realizzata una raccolta firme per convincere la major a tornare su i suoi passi, e allo stesso modo neanche il cast del franchise ha condiviso la scelta. In molti hanno regalato supporto al regista, anche Sean Gunn.

Lui è il fratello di James Gunn, attore e comico statunitense, conosciuto per essere apparso nella serie tv di Una Mamma per Amica e in Guardiani della Galassia, ha prestato il suo corpo per animare virtualmente il personaggio di Rockett. E proprio Sean Gunn sul suo profilo Instagram, condividendo una foto che lo ha ritratto insieme al fratello, ha scritto un lungo post raccontando il punto di vista sulla spinosa questione.

It goes without saying that I love and support my brother James and I’m quite proud of how kind, generous, and compassionate he is with all the people in his life. Since he was a kid, it was clear he had a desire (maybe destiny) to be an artist, tell stories, find his voice through comics, films, his band. The struggle to find that voice was sometimes clunky, misguided, or downright stupid, and sometimes wonderful, moving, and hilarious. Since devoting his entire life to the Guardians movies and MCU six years ago, I’ve seen him channel that voice into his work and seen him transform from the guy who made up things to shock people. I saw firsthand as he went from worrying about “softening his edge” for a larger audience to realizing that this “edge” wasn’t as useful of a tool as he thought it was. That his gift for storytelling was something better. I saw that he was more open-hearted than the guy who thought he needed to get a rise out of people by making nasty or offensive jokes (or whatever you choose to call them—I don’t think his bluer material was ever his funniest and neither does Mom). And the best part is, this change in my brother was reflected in the change that the Guardians go through. I’ve heard my brother say many times that when Quill rallies the team with “this is our chance to give a shit”—to care—that it’s the pep talk he himself needed to hear. It’s part of what made working on the Guardians movies such a rewarding experience for the cast. We managed to find ourselves involved in a big-budget superhero movie that was, at its core, deeply personal. That’s a gift. And that’s why it’s good. This isn’t new information, by the way. It’s all stuff that James has explained many times in interviews, in more detail and more eloquently. It’s not some new spin. It’s always been part of this story. So I guess my hope is that fans continue to watch and appreciate the Guardians movies, not despite the fact that the filmmaker used to be kind of a jackass, but because of it. They are, after all, movies about discovering your best self. Working on those movies made my brother a better person, and they made me one too. I’ll always be proud of that. Peace.

Un post condiviso da Sean Gunn (@thejudgegunn) in data:

"La parte migliore di tutto quello che è successo, “scrive il fratello di James Gunn, “è che noto un repentino cambiamento in lui, sta riflettendo molto su gli errori che ha commesso. Ha dovuto faticare per arrivare fin dove è arrivato e ho sempre visto un sorriso sul suo viso, ogni volta che parlava dei Guardiani, del cast e della crew”continua nel post. “James ripeteva molto spesso una frase:”questa è la nostra occasione per dimostrare che ci importa di qualcosa” e credo che è il discorso di cui tutti abbiamo bisogno di sentire.

Ha reso cool il franchise, ha realizzato un film impossibile ed è questo che dobbiamo ricordare di lui.”Nell’estratto più significativo del post condiviso su i social, si legge a chiare lettere il fatto che nessuno, a quanto pare, ha ricordato tutto il meglio che il regista ha realizzato negli ultimi anni.

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