Cultura e Spettacoli

John Newman: «Non mi fermerò a una sola hit»

John Newman: «Non mi fermerò a una sola hit»

L'uomo-tormentone del momento è John Newman. La sua hit Love Me Again si sente dappertutto, dalla pubblicità di una casa automobilistica, alle radio, al web alla puntata di ieri di XFactor, in cui era ospite. Newman è un ragazzo di 23 anni di famiglia modesta, cresciuto tra Seattle e Londra, innamorato del soul, i cui echi sono evidentissimi nel suo timbro vocale. Dispone il suo metro e novanta sul divano di un albergo milanese e si versa un caffè mentre la faccia imberbe e pacioccona si stira in un sorriso: la lunga gavetta di concerti nei club inglesi, con il gruppo Rudimental, sta dando i suoi frutti. Ha realizzato serie di video da milioni di visualizzazioni, e, oltre al singolo Cheating («parla della mia insicurezza giovanile, paranoica, con le ragazze» spiega) è finalmente pronto il suo primo Cd. Titolo, anche se non si tratta di un disco di cover: Tribute. «In un certo senso è un tributo - spiega - ai miei maestri, da Wilson Pickett a James Brown, a Sam Cooke, ma anche ai miei amici, alla famiglia».
Anche nel caso di Newman, come per tanti cantautori più o meno pop della nuova leva, fare musica è una sorta di spettacolo d'arte varia da curare personalmente, fatto di artigianato musicale, performance, immagine da popostar. Newman canta, scrive, arrangia, si occupa della produzione, dell'artwork dei Cd, della sceneggiatura dei suoi video, e perfino di disegnare i vestiti che indossa, «Non è difficile fare tutte queste cose insieme. Certo sono un fanatico del lavoro e non mi fermo mai, ma la cosa essenziale, secondo me è avere un'idea chiara in mente dall'inizio. Avere una visione molto chiara di tutto. Ho bisogno di esprimermi a più livelli» conclude.
Anzi in un'intervista di qualche tempo fa aveva detto che per lui la voce non era l'elemento essenziale: «Ma ora ho cambiato idea» prosegue «la registrazione del disco mi ha fatto di nuovo focalizzare sul canto e ne sono contento. La voce è il dono che mi è stato dato. Non canto nemmeno sotto la doccia, perché voglio preservare la voce». Ma intanto lo vedremo dal vivo molto presto.

A Milano (Salumeria della musica) il 20 novembre.

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