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L'"Estate in diretta" è solare. Capua: "Voglia di ottimismo"

Dopo gli anni in cui è stata mamma a tempo pieno, la conduttrice è di nuovo al timone di un programma

L'"Estate in diretta" è solare. Capua: "Voglia di ottimismo"

Era praticamente scomparsa. E sarebbe bastato molto meno dei quattordici anni che l'hanno tenuta lontana da Raiuno, per farne soltanto un semplice, per quanto piacevole, ricordo. Ma, contro le più basilari regole della notorietà televisiva - secondo cui esisti finché appari in video - Roberta Capua è tornata in onda.

E con successo. Prendendo da Alberto Matano il testimone di La vita in diretta, per condurne con Gianluca Semprini (fino al 10 settembre) la seguitissima versione agostana: Estate in diretta. Ma perché lei era scomparsa? E che cosa l'ha spinta a tornare? Lei la prende un po' alla lontana: «Semplice. Nel 2008 ho avuto un figlio. E per un periodo ho voluto fare la mamma a tempo pieno. Ero consapevole che il successo ha spesso una data di scadenza; ma non sentivo il bisogno di fare tv. E non ne soffrivo la lontananza. Mai patito l'astinenza da video, insomma, perché non ho mai puntato tutto solo su quello. Se hai una vita piena, come l'ho avuta io, non hai troppo tempo per voltarti indietro».

Stare fuori, tuttavia, non significa interrompere il contatto con il pubblico. «Sentivo - spiega Roberta - che il pubblico continuava a volermi bene, che non mi dimenticava. Allora ho ripreso a fare piccole cose: un'ospitata qui, un'apparizione lì... giusto per vedere se funzionavo ancora. La svolta è stata la partecipazione a Celebrity MasterChef Italia. La vittoria a quel programma mi ha riaperto molte porte».

Ricordare il passato porta alla mente anche il titolo di Miss Italia del 1983... Ma lei non si scompone, anzi. «Ecco: forse proprio qui sta il bello. In effetti 53 anni non è proprio un'età da protagonismo televisivo... Ma fin dai tempi di Miss Italia avevo capito che qualunque cosa tu faccia ci sarà sempre una più bella, più giovane, più disinibita di te. E allora ho sempre puntato ad altro. Ma facendo tanti piccoli passi alla volta. Cioè senza smaniare per protagonismi impossibili. Cominciando dal basso. Sostituivo le annunciatrici di Rete 4 durante le vacanze, oppure le vallette, come Paola Barale in La ruota della fortuna di Mike Bongiorno. E intanto osservavo, imparavo. Accanto a Luciano Rispoli, per due anni in Il tappeto volante, ho assimilato quel suo modo di fare le interviste, di essere padrone di casa. E poi, via via, ho appreso qualcosa da tutti i grandi accanto ai quali apparivo, magari per poco: Magalli, Guardì, Baudo, Costanzo...».

Tornando all'oggi, Roberta Capua, da donna matura, riflette sull'età matura. «Oggi vivo questo ritorno come un indiretto conforto a quelle donne che pensano che a cinquant'anni tutto sia perduto. E invece anche a quest'età di può dire, fare, essere pienamente all'altezza. Per piacere non devi per forza mostrarti giovane, bella e seminuda. Il mio iter lo dimostra». Le è d'aiuto anche il suo stile di conduzione, che con toni morbidi e misurati si riallaccia palesemente allo stile classico di alcuni suoi maestri. «Io del resto non saprei condurre diversamente: io sono fatta così. Ed evidentemente lo stile classico continua a funzionare, anche in una tv generalmente molto più provocatoria, molto più urlata».

La versione estiva dei programmi invernali fa pensare a una sorta di appendice in tono minore... Ma la diretta interessata non è d'accordo. «Estate in diretta è come La vita in diretta; ma in forma diversa, perché la differente stagione implica anche un pubblico differente. Questa, poi, non è un'estate come tutte le altre: neppure come la scorsa, in cui ci eravamo troppo rapidamente illusi di esserci liberati del Covid. Questa è l'estate della ripresa. Il che implica una maggiore voglia di leggerezza, di solarità. Ecco: Estate in diretta è chiamata a raccontare questo generale ritorno all'ottimismo». Un ottimismo che la vittoria al Campionato Europeo di calcio e la cascata di medaglie conquistate dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo ha sicuramente alimentato. «Generalmente gli uomini guardano lo sport e le donne guardano noi. Ma siccome il telecomando lo tengono in mano i signori maschi... quei trionfi ci hanno un po' remato contro».

Ma è senz'altro un evento tristissimo che ha segnato questa estate, per Roberta Capua: la morte di Raffaella Carrà. «È stata così inattesa che abbiamo dovuto stravolgere la scaletta: il dolore e lo sgomento che provavamo noi era lo stesso che vivevano i nostri telespettatori. Poi, nelle settimane successive mi sono rivista accanto a lei, in una delle puntate di Carramba che Raiuno ha mandato in onda per ricordarla.

Ecco: già allora lei dimostrava che anche in televisione, anche per una donna, il vero talento non ha limiti d'età».

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