L'albero pedagogo aiuta il ragazzino sofferente

di Juan Antonio Bayona con Lewis MacDougall, Sigourney Weaver, Felicity Jones

Conor è un ragazzino inglese, con non pochi problemi. A scuola, è vittima di un gruppo di bulli che lo ha preso di mira, anche in maniera violenta. A casa, peggio che andar di notte. La mamma, a cui è logicamente legato, è ammalata di un tumore allo stadio terminale, malattia che lui non accetta; la nonna è una donna dura, severa, che poco fa per alleggerirgli la già pesante vita; il padre si è rifatto una vita negli Usa e a poco servono le sue visite, più di cortesia che di sentimento. Insomma, già l'adolescenza è un'età difficile, ma per molto meno un adulto andrebbe in analisi senza passare dal via. Una sera, però, esattamente sette minuti dopo la mezzanotte, una creatura mostruosa, a forma di albero, si presenta da Conor per raccontargli, in momenti diversi, tre storie: in cambio, ne vuole una dal ragazzino, la più vera. Guarirà la sua anima?

Tratto dall'omonimo romanzo A Monster Calls, scritto, nel 2011, da Patrick Ness, qui nelle vesti di sceneggiatore, il film diretto dallo spagnolo Juan Antonio Bayona, sceglie il registro quasi horror, più digeribile dal pubblico giovanile, per raccontare questo percorso di (in)formazione, che potrebbe aiutare qualche ragazzo, seduto in sala, alle prese con uno dei problemi di Conor. Il bullismo è, purtroppo, all'ordine del giorno, la malattia di uno dei propri cari (se non si è dovutamente preparati) può sconvolgere il fragile equilibrio di un adolescente, così come le separazioni dei genitori. Il film, da questo punto di vista, come un buon pedagogo, sprona a non fidarsi delle apparenze, a risollevarsi, perché «nulla è spesso come sembra» e c'è sempre una speranza per ripartire.

La pellicola sale di livello nei momenti fantasy, di animazione, davvero ben realizzati e coinvolgenti, mentre non riesce mai a commuovere laddove la trama vorrebbe spingere lo spettatore alla lacrima. Forse, la carne al fuoco è davvero troppa. In ogni caso, otre al bravo protagonista, lo scozzese Lewis MacDougall, un plauso all'ottimo cast di contorno nel quale spicca la «nonna» Sigourney Weaver.

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