Il calcio dà un calcio alla politica in tv. Arrivano i Mondiali e quindi non si parla più, al massimo si tifa. Niente politica, siamo tifosi. E la mappa tv-politica quindi si adegua. Mediaset spegne, la Rai limita, La7 invece rilancia. In ogni caso tutti i palinsesti saranno intasati da partite, programmi di approfondimento o di semplice contorno al più grande evento sportivo in Occidente. Quindi i talk show politici escono dal campo e tornano simbolicamente negli spogliatoi. Lo stesso rituale ogni quattro anni, con la sola differenza che quest'anno il canale «pallonaro» è soprattutto Sky, anche se la Rai avrà comunque una bella fetta di partite. Insomma, una bella parentesi che da prima della metà giugno traghetterà la tv generalista almeno fino a settembre con scartamento politico ridotto. E se Mediaset, come da legittima tradizione, spegne i propri programmi di approfondimento politico, anche la Rai in qualche modo si adegua. Tutto ovvio, per carità: arriva l'estate, la tv di solito cambia musica e la tv prova ad aderire allo spirito del tempo o, quantomeno, della stagione. Per di più, in tempi di spending review, urge (comprensibilmente) limitare i budget.
Perciò Matrix di Luca Telese su Canale 5 arriverà all'ultima puntata il 19 giugno mentre Paolo Del Debbio, che ha avuto un'ottima stagione con Quinta Colonna su Retequattro, ha già interrotto da qualche giorno. Nient'altro, anche se naturalmente nei tg e nei programmi di intrattenimento ci saranno ampi spazi legati alla politica. Anche a viale Mazzini, dopo l'abbuffata elettorale, si prende fiato. Virus di Nicola Porro ha chiuso la propria ottima stagione, nella quale è stato spesso centrale nel dibattito politico. Anche In mezzora di Lucia Annunziata si prende una pausa. Il più stakanovista sarà Giovanni Floris che porterà avanti Ballarò fino all'8 luglio. Porta a Porta prenderà una pausa da metà giugno, mentre Agorà prosegue fino a fine giugno con Gerardo Greco per poi diventare Agorà Estate. Anche qui, nei contenitori mattutini e pomeridiani di ogni rete, ci sarà comunque molto spazio per la politica, ma niente di espressamente dedicato.
La rete che invece prova a restare refrattaria all'incendio calcistico è La7. Omnibus rimane in servizio permanente effettivo per tutta l'estate, mentre Coffee Break rimarrà in onda fino alla fine di luglio. A fine giugno Lilli Gruber lascerà Otto e mezzo che diventa Otto e mezzo estate con altro conduttore (o conduttori: ancora mistero).
E se La gabbia di Gianluigi Paragone «resiste» per tutto giugno, proprio nel giorno di Brasile Croazia ossia la prima partita dei Mondiali (il 12 giugno), debutta in seconda serata Alan Friedman con Ammazziamo il Gattopardo che nelle intenzioni racconterà «il gioco del potere». Una sfida coraggiosa, quasi azzardata, che deriva dal successo anche mediatico del suo libro. Naturalmente si prendono una pausa sia Piazza Pulita che Announo di Giulia Innocenzi, in calo dopo l'esordio boom, e Annozero di Michele Santoro che si è ritirato in «camera di consiglio» da qualche settimana. Sarà uno dei temi televisivi della prossima stagione perché comunque Santoro rimane centrale nella mappa della politica in tv. Ma la vera sorpresa, anche perché sarà l'unica signora dei talk show estivi, è Myrta Merlino che da oggi debutta in prima serata con L'aria che tira stasera (ospiti Pierluigi Bersani, Simona Bonafè, Nunzia De Girolamo, Fabrizio Barca, Vittorio Feltri e Peter Gomez).
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