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Lutto per Raoul Bova, morta la madre Rosa

Roul Bova annuncia sui social la morte della madre Rosa: l'attore ha condiviso su Instagram un tenero ricordo insieme alla mamma appena scomparsa

Lutto per Raoul Bova, morta la madre Rosa

Grave lutto per l’attore Raoul Bova che nelle ultime ore ha perso l’amata mamma Rosa: la notizia è arrivata direttamente dal suo profilo Instagram, dove ha postato uno scatto che lo ritrae insieme a lei in uno dei tanti momenti di felicità che hanno condiviso.

Bova a la madre Rosa, abbracciati, sorridenti e con dei fiori in mano: questa foto è quella scelta dall’attore per ricordare al meglio la mamma appena scomparsa e alla quale ha dedicato due tenere righe. “Mi piace ricordarti così mammina mia... Risate, abbracci e fiori...”, ha scritto Roul ricevendo tantissimi messaggi di condoglianze da parte dei follower e di colleghi e amici del mondo dello spettacolo. Accanto all’attore in questo momento complicato anche la compagna Rocio Munoz Morale, che ha dedicato alla suocera un dolce pensiero social. “Grazie per la tua forza, la tua allegria, energia, carattere... – ha scritto l’attrice, allegando lo scatto di un cielo rosa pieno di nuvole - .Grazie per essere stata un’ “anima rock” ...come dicevo sempre io”.

La signora Rosa, originaria di Acerra, si era traferita insieme al marito Giuseppe, calabrese, a Roma: nella Capitale, infatti, è nato Raoul Bova che, prima di diventare uno degli attori più noti e amati del panorama italiano, sembrava dovesse sfondare nel mondo dello sport. A 15 anni, infatti, vinse il campionato italiano giovanile nei 100 metri dorso. Poi, però, il destino ha preso un altro corso e Raoul è approdato in televisione e, solo dopo, al cinema.

Mai ostacolato dai genitori nella sua carriera, Raoul Bova è sempre stato profondamente legato alla madre Rosa e al papà Giuseppe, scomparso poco più di un anno fa. Proprio del genitore scomparso, l’attore aveva avuto modo di parlare durante un’ospitata al Maurizio Costanzo Show. “Mio padre è stato un grande uomo. Forse ha fatto lo sbaglio di spingermi, incentivarmi, portarmi tutti i giorni a nuotare, mi seguiva tutti i giorni negli allenamenti e quindi mi dava un po’ di ansia – aveva raccontato lui, riferendosi proprio agli anni dell’adolescenza - .

Però, quando gli ho detto che volevo smettere, che non ce la facevo più lui mi ha detto: ‘Non è importante il nuoto, è importante che tu faccia qualcosa con tutta la passione che hai’, a lui andava bene qualunque cosa, anche che facessi il netturbino ma sarei dovuto essere il netturbino migliore della città”.

Mi piace ricordarti così mammina mia... Risate, abbracci e fiori...

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