Dal prossimo primo aprile Meghan Markle e il principe Harry dovranno rinunciare all’appellativo di Sua Altezza Reale e potranno fregiarsi solo del titolo di duchi di Sussex. Il trattamento di altezza reale è uno dei privilegi che la coppia ha perso con la Megxit e che li distingueva dalla nobiltà inglese non appartenente alla royal family. Harry e Meghan Markle avranno un anno di tempo per ripensare alle loro scelte di vita. Un periodo in cui potranno perfino decidere di fare un nuovo passo indietro e riacquisire, così, onori e oneri del loro precedente ruolo di corte. Per il momento, però, i due non sembrano intenzionati a guardarsi indietro e, a quanto pare, pensano solo al loro futuro in Canada.
Tuttavia le conseguenze della Megxit continuano a farsi sentire. Dal gennaio 2019 la duchessa di Sussex è la patrona della charity Smart Works, una organizzazione che si occupa di donne in difficoltà e che ha come scopo quello di inserirle nel mondo del lavoro, renderle consapevoli dei loro diritti e insegnare loro le competenze relative alle professioni che andranno a svolgere. Forse ricorderete che il 12 settembre 2019 Meghan Markle lanciò la sua prima capsule collection charity, creata in collaborazione con l'mica e designer di moda Misha Nonoo, Marks & Spencer, John Lewis e Jigsaw, proprio per sostenere il lavoro della Smart Works.
Sensibile alle tematiche che riguardano l’emancipazione della donna, la duchessa volle dar vita ad abiti pratici, eleganti e dai costi contenuti. A quel tempo Meghan era ancora Sua Altezza Reale. Oggi è a un passo dal non esserlo più e, come riporta Vanity Fair, anche l’ente benefico Smart Works si è adeguato alle nuove direttive. Dalle pagine del sito ufficiale è stato cancellato il trattamento di Sua Altezza Reale posto accanto al nome dell’ex attrice americana. Da ora in poi la charity si limiterà a citare Meghan Markle con il titolo di duchessa di Sussex, oppure chiamandola semplicemente “la nostra patrona”. Naturalmente la moglie del principe Harry non perde il suo ruolo nell’organizzazione.
Non dimentichiamo che, nonostante la Megxit, la Markle rimane comunque un membro della royal family e come tale può portare avanti le iniziative benefiche intraprese quando entrata a corte. Nel sito della Smart Works è stata lasciata intatta la sezione dedicata alla duchessa, nella quale vengono riportate le sue visite e spiegato il suo interesse nei confronti delle attività dell’associazione. Non sappiamo cosa pensi Meghan Markle riguardo a questa inevitabile decisione della fondazione. Forse potrebbe non esserne colpita più di tanto.
Del resto è solo questione di giorni prima che i duchi siano costretti a rinunciare a ciò che caratterizzava la loro vita a palazzo. Ogni evoluzione della Megxit fa parte di un preciso accordo stipulato tra il principe Harry e la regina Elisabetta. La situazione della Smart Works è ben diversa, per esempio, da quella relativa al veto della sovrana sul brand Sussex Royal.
Una proibizione regale che Harry e Meghan Markle non si aspettavano, almeno stando alle indiscrezioni dei tabloid. Sembra, infatti, che la duchessa non sia riuscita a comprendere il gesto della regina e ne sia rimasta profondamente delusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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