Cultura e Spettacoli

"Mi trasformo da padrino a buon padre di famiglia"

Dall'1 settembre torna (per sei puntate) su Canale 5 con la quarta serie di "L'onore e il rispetto". E rivela: "Stavolta Tonio Fortebracci mi somiglia davvero"

"Mi trasformo da padrino a buon padre di famiglia"

Monta sulla moto, una grintosa Ducati Diavel nera, e via a tutto gas: Gabriel Garko vola sul set de L'onore e il rispetto 5 , dove l'aspetta Bo Derek. «Non posso fermarmi: se mi fermo, m'ammalo come a Ferragosto, giornata di festa che ho passato a letto, a guardare vecchi film», scherza l'attore torinese classe 1974. Intanto, il 1º settembre tornerà sugli schermi di Canale 5 con L'onore e il rispetto 4 , in prima serata. Si tratta di sei puntate, in onda ogni martedì, eccezion fatta per una sorta di «raddoppio», a tambur battente, il 4 settembre. Dato il precedente boom di ascolti, logico che si organizzi una sequela via l'altra della saga di Tonio Fortebracci, alias il tenebroso Gabriel, perfetto nel ruolo del mafioso dall'animo gentile. Tra sangue e limoncello, malafemmene e uomini forti, la serie italiana targata Mediaset piace anche in Turchia, dove Kanal D ne ha rifatto una versione. Per tacere dei 68 Paesi nei quali questa produzione Ares Film è stata venduta.

Garko, lei torna nei panni di Fortebracci, molto amato dal pubblico femminile e non: che cosa cambierà?

«Il bello della serie è proprio questo continuo cambiamento. Resto, comunque, un personaggio impulsivo, che fa cose pericolose. E in questo Fortebracci non mi somiglia per niente: sono impulsivo, sì, ma prima di agire pondero. Inoltre, assisterete a una svolta familistica: diventerò un pater familias pronto a tutto, pur di proteggere il proprio clan familiare. E qui Tonio mi somiglia: mi prendo costantemente cura dei miei genitori».

Ci anticipa i colpi di scena?

«Il vero colpo di scena è che Tonio, stavolta più un padre che un mafioso, vuole chiudere con le sue attività criminali. Ma non potrà uscire dal giro, perché la mafia di New York gli rapisce l'amatissima figlia Antonia, allo scopo d'impossessarsi d'un carico di droga che vale miliardi. Ma non sarò preso soltanto tra questi due fuochi: ci sarà anche Carmela, più agguerrita di prima, a mettermi i bastoni fra le ruote. In una lotta di potere sanguinaria e senza esclusione di colpi».

Da noi viene visto come un sex-symbol, privo però di autentico talento recitativo. All'estero, tuttavia, non la pensano così. Perché tanti pregiudizi?

«Al solito: il nostro è un Paese più abituato a guardare all'estero che in casa propria. È un limite provinciale, al quale ormai sono abituato. E non mi ferisce più di tanto. Se i critici scrivono male di me, vuol dire che vado bene per il pubblico. Quando scrivono bene di me, vuol dire che vado bene soltanto per loro. Ma io lavoro per il popolo, non per i critici».

Il pubblico sa essere impietoso. Come quando sostenne che s'era imbruttito con un botox di troppo...

«Meglio non ricordare! Quell'episodio, però, mi ha dato il modo di ragionare e di crescere personalmente. E ne ho dedotto questo: purtroppo, la gente crede a tutto quel che le si dà in pasto. Dopo l'ospitata da Giletti m'è venuta una gran tristezza, così ho cominciato a cambiare, a riflettere. Certo Internet ha ingigantito la stupidità generale. Magari, si tratta anche d'invidia: c'è tanta gente frustrata, dietro a un computer. Io, invece, ci metto sempre la faccia: ho cominciato a lavorare a 14 anni».

Una faccia che, al momento, sembra piaccia parecchio alla collega Adua Del Vesco, quest'estate paparazzata al suo fianco: è la sua fidanzata?

«Ho un amore, sì. Com'è sempre stato... Ma, per carità, non parliamo di fidanzamenti, o, peggio, di matrimoni. Io e Adua ci siamo conosciuti sul set de L'onore e il rispetto ».

Perché «no» a fidanzamento e matrimonio?

«Sono legami troppo stretti, sono costrizioni. Sono convinto che non mi sposerò mai: tutti i miei amici sposati hanno divorziato dopo poco tempo. Magari, avrò figli al di fuori del matrimonio, se capiterà, questo sì».

Sembra abbonato ai complotti: anche nell'altra fiction di Canale 5, Non è stato mio figlio , fioccano gli intrighi...

«Beh, è un giallo, ora in fase di montaggio. Interpreto la parte d'un ragazzo che deve farsi carico della famiglia e dei suoi beni. Un tipo assolutamente a posto, affettuoso, che a un certo punto viene ingiustamente accusato dì omicidio. L'unica a credergli è la madre, cioè Stefania Sandrelli.

Stavolta, il cattivo non sono io».

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