Nelle settimane più intense dello scandalo sulle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo, una testimonianza si aggiunge al coro delle vicende di recente rese pubbliche. È quella di Michela Morellato, la prima donna che, ben 12 anni fa, decise di denunciare il fenomeno nello star system.
Nel 2005, Morellato prese parte a un'inchiesta de Le Iene e accettò di farsi filmare mentre riceveva avance da un giornalista televisivo. Aveva solo 18 anni e si affacciava in quel momento al mondo dello spettacolo. "Da settimane tutti parlano dello scandalo Weinstein o di casi simili - ha raccontato al Corriere del Veneto - Ma nelle trasmissioni tivù vedo interviste a presunte vittime che fanno confusione tra avance e molestie. Poverette: sono ragazze giovani, inesperte. Com’ero io, quando avevo diciotto anni".
Morellato scoperchiò all'epoca un vaso di Pandora, che però si richiuse subito. Nel filmato, le veniva riferito fosse una prassi, "anche nei concorsi di bellezza le ragazze vanno a letto con gli sponsor per ottenere una fascia". E oggi racconta di come, a seguito della denuncia, vi fu un vero e proprio boicottaggio: nessuna emittente nazionale volle concederle un'occasione. Maurizio Costanzo le consigliò di scrivere un libro: l'opera uscirà il prossimo anno e l'autrice spera sia proprio il giornalista Mediaset a presentarlo.
Dopo il filmato de Le Iene, ci fu un procedimento giudiziario e Morellato accettò un compenso in denaro. "Un giorno trovai la mia sorellina davanti al computer: leggeva le chat che parlavano del mio caso - ha spiegato - La gente diceva cose terribili: che me l’ero cercata, che meritavo quanto era accaduto... Fu terribile. Decisi che non valeva la pena battermi per queste persone, e che era meglio chiudere definitivamente con quella storia".
Oggi Morellato non si pente di nulla, ma non comprende come mai le donne che denunciano molestie siano ancora colpite dallo stesso stigma sociale di cui anche lei fu vittima.
"È incredibile che ci sia ancora tutta questa cattiveria nei confronti delle donne - ha chiosato - ciascuna dovrebbe essere libera di dare di sé l’immagine che crede, senza che per questo un uomo si senta in diritto di molestarla".«Sesso per lavorare in tv», il racconto della vicentina Michela Morellato https://t.co/rJi1nNU2xp pic.twitter.com/xl5c6qImgL
— Corriere della Sera (@Corriere) 7 dicembre 2017
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