«Il mio milanese è simpatico e fa ancora molto ridere»

Da industriale milanese, che frequenta «cumenda», non c'è peggior cosa delle nozze di suo figlio con una terrona pugliese: è quanto accade in Matrimonio al Sud di Paolo Costella

«Il mio milanese  è simpatico  e fa ancora  molto ridere»

Da industriale milanese, che frequenta «cumenda», non c'è peggior cosa delle nozze di suo figlio con una terrona pugliese: è quanto accade in Matrimonio al Sud di Paolo Costella (dal 12 in sala), dove Massimo Boldi fa il mattatore d'una commedia natalizia che s'ispira a Ti presento i miei. Caro Boldi, i matrimoni sono sempre più rari: va controcorrente?« Ho cercato di guardare la realtà del nostro tempo, come nella scena con le nozze di due extracomunitari, milanesi a tutti gli effetti. E il mio industriale li ama, perché è gente che lavora». Nei suoi film interpreta sempre la parte del milanese. Come lo definisce?«Il milanese è un crapùn che ha i suoi principi e vuole portarli avanti. Il milanese antipatico non esiste, a parte il bauscia. Io faccio parte di quella generazione che ha avuto successo negli '80 e ha saputo mantenerlo, con un certo modo d'essere: il milanese è positivo».Milano capitale morale: condivide la definizione?«Milano è sempre in primo piano, ma Roma resta number one».Nell'Italia globale, la diatriba Nord-Sud ha un senso?È un gioco che continua da secoli, anche se i giovani non guardano più alle differenze locali.

Diciamo che al Sud badano di più alle tradizioni, mentre al Nord le coppie vanno a convivere, magari fanno un figlio e solo poi si sposano».Veniamo al cinepanettone: cosa pensa di questo genere tanto vituperato?«I cinepanettoni hanno fatto epoca: funzionano perché sono film per la famiglia, p-o-p-o-l-a-r-i, che il pubblico gradisce.

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