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Miriam Leone e l'adolescenza: "Io ero quella strana"

In un'intervista ha raccontato di quando cercava di omologarsi agli altri per essere accettata. Solo crescendo si è resa conto che la sua "stranezza" era la sua forza

Miriam Leone e l'adolescenza: "Io ero quella strana"

Quando sei adolescente sei implicitamente invitato a uniformarti. Sai che non puoi permetterti stravaganze. Ne basta una e diventi quello strano”. A parlare è Miriam Leone. Eh già, anche la bellissima attrice, ex Miss Italia, ora 34enne, ha passato un’adolescenza da manuale, trascorsa nel tentativo di essere accettata. Ne ha parlato in un’intervista a Vanityfair.

Lei era “quella strana”, capace di stare sola, tra i suoi libri di poesia e i suoi pensieri, ma allo stesso tempo era infelice, perché non riusciva a condividere la sua interiorità con nessuno. “Mi vergognavo. I miei interessi erano lontani da quelli del branco, quindi fingevo di essere chi non ero”, ha detto.

Miriam Leone ha raccontato di un periodo in cui andavano di moda le magliette di Calvin Klein. La sua famiglia non poteva permettersi un’inutile perdita di soldi. “Alla fine agguantai un’imitazione che misi con la vergogna di chi può essere scoperto da un momento all’altro – ha raccontato l’attrice-. Pensavo in continuazione che qualcuno mi avrebbe smascherato. Sembra stupido, ma si trattava di angosce terribili, angosce da insicurezza, angosce da batticuore”.

Ingenuamente, pensava che quella maglietta potesse avvicinarla agli altri. Non potendo essere come loro, ha tentato anche di annullarsi ma alla fine ha buttato la t-shirt ed è tornata a vestire i suoi abiti, originali e confezionati su misura dalle zie sarte. “Prima di perdermi, ho riabbracciato me stessa e quell’unicità non mi è sembrata più stranezza, ma forza”, ha raccontato.

L’adolescenza e i suoi cambiamenti possono rendere fragili anche persone insospettabili. Miriam Leone per esempio ha sempre dimostrato di avere un bel caratterino. “All’asilo non volevo portare il grembiule e così architettai un piano”, ha dichiarato. Prima ha tentato di nasconderlo nel bagno, poi, essendo stata scoperta, lo ha direttamente distrutto in mille striscioline e buttato nel water, otturando tutti gli scarichi.

Anche ora, per esempio, non sente il bisogno di sposarsi e mettere su famiglia. Sta bene anche da sola: “Nel mio frigo non manca mai un limone da buttare. Nasce giallo, diventa verde, poi fa la muffa. La vita da single, signori, è così. Le zie però, il corredo di nozze tutto ricamato a mano, stupendo, lo hanno messo coscienziosamente da parte.

Un giorno, dicono, me lo daranno: ma solo se mi sposo. Non demordono, loro”.

Un momento di debolezza può capitare a chiunque, anche ai più forti. Ci aiuta a crescere, imparare e diventare un domani dei veri leoni.

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