Coronavirus

Miss Inghilterra lascia la corona (per l'ospedale) e combatte il coronavirus

Bhasha Mukherjee non è solo Miss Inghilterra 2019, ma anche un medico che non ha esitato ad abbandonare scettro e corona per combattere contro il virus che ha monopolizzato le nostre vite

Miss Inghilterra lascia la corona (per l'ospedale) e combatte il coronavirus

Ci sono momenti nella vita in cui è necessario fare delle scelte persino rischiose, accantonare momentaneamente dei sogni per perseguirne altri o per combattere delle battaglie inaspettate e spesso tragiche. È l’unica possibilità di ripristinare la realtà conosciuta, seppur modificata dagli eventi. L’unico modo per concretizzare in futuro i sogni rimasti nel cassetto. È quanto sta accadendo a molti nella battaglia contro il coronavirus. Tra questi vi è anche una reginetta di bellezza, Miss Inghilterra, eletta nell’agosto 2019. Bhasha Mukherjee, questo è il nome della più affascinante del Regno, non è solo una miss, ma anche un medico, come racconta La Repubblica.

Ha 24 anni, è nata a Calcutta e si è trasferita a Derby con i genitori quando aveva solo 5 anni. Miss Inghilterra è una “junior doctor”, ovvero una tirocinante specializzata in Pneumologia, parla fluentemente 5 lingue, ha un quoziente intellettivo di 146 ed è riuscita a conciliare il sogno di indossare il camice con quello di vincere un concorso di bellezza (la dimostrazione vivente che spesso i limiti sono solo il frutto delle nostre "costruzioni" mentali e che si possono portare avanti strade che sembrano antitetiche se si lavora ogni giorno). La ragazza, come riporta Il Corriere.it, ha sempre affermato che la professione di modella sarebbe stata una semplice parentesi nella sua vita. Una parentesi fortunata, visto che Bhasha Mukherjee ha anche partecipato a Miss Mondo. Non ha vinto, ma questa esperienza le ha permesso di farsi conoscere nell’ambiente della moda internazionale. Così Miss Inghilterra si è presa una pausa dal mestiere di medico e ha iniziato a girare il mondo.

Una vita perfetta, di successo, a cui non molte persone avrebbero rinunciato per andare in quelle che oggi potremmo definire delle trincee in cui si combatte giorno e notte lo tsunami della pandemia che avanza. Bhasha, però, sembrerebbe fatta di tutt’altra pasta. Già nel ruolo di miss aveva abbracciato diverse cause umanitarie in Asia e in Africa, divenendo ambasciatrice di molte charities. Da circa un mese si trovava proprio nella terra d’origine, l’India, per sostenere la Coventry Mercia Lions Club, un’associazione che si occupa di comunità disagiate. Ricevute le notizie sempre più preoccupanti sullo stato dell’epidemia in Gran Bretagna, Miss Inghilterra non ci ha pensato due volte ed è tornata in patria per compiere il suo dovere di medico.

Grazie alle autorità britanniche, in particolare al vice ambasciatore inglese Nick Low, Bhasha è riuscita a prendere un volo da Calcutta a Francoforte e da lì in Gran Bretagna, dove è stata messa in quarantena precauzionale come da prassi per chi rientra da Paesi esteri. Ora la reginetta di bellezza lavora nel Pilgrim Hospital della Boston inglese, nel Lincolnshire. L'ambasciatore ha dichiarato al Daily Mail che Bhasha "dovrà seguire la formazione obbligatoria Covid-19 per gli operatori sanitari per poter tornare alle funzioni di prima linea al Pilgrim Hospital di Boston". Inoltre alla CNN la ragazza ha raccontato il desiderio impellente di tornare a casa e dare una mano, mettendo in pratica le sue conoscenze e i suoi studi. Bhasha ha anche spiegato: “Sono stata invitata in Africa, in Turchia, poi in India, in Pakistan e in molti altri Paesi asiatici come ambasciatrice di vari progetti benefici”.

Prima di tornare in Gran Bretagna Bhasha Mukherjee ha ricevuto molti messaggi allarmanti da parte dei suoi colleghi medici e questo l’avrebbe spinta a chiedere alla direzione dell’ospedale il permesso di poter riprendere il suo posto. A tal proposito Miss Inghilterra ha rivelato: "Ho iniziato a ricevere email dal lavoro in cui mi chiedevano aiuto. So che è pericoloso, ma ho risposto che sarei tornata il prima possibile". Ha poi aggiunto: “Quando hai questi incarichi umanitari all’estero devi mettere la corona, ti devi preparare, devi avere sempre un bell’aspetto. Ma io volevo solo tornare a casa, volevo rimettermi al lavoro” e ha proseguito: “Ho deciso in modo spontaneo, consapevole che questo è quello per cui mi sono laureata: aiutare gli altri. E non c’è un momento migliore per fare parte del personale sanitario.

Posso davvero aiutare il mio Paese in questo periodo di grande bisogno”.

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