Mission impossible: protocollo fantasma, la verità sul titolo del film con Tom Cruise

Mission impossible: protocollo fantasma è il quarto capitolo della saga dedicata all'agente segreto Ethan Hunt, interpretato da Tom Cruise. Un quarto capitolo che presenta una novità rispetto ai film precedenti

Mission impossible: protocollo fantasma, la verità sul titolo del film con Tom Cruise

Mission impossible: protocollo fantasma è il quarto capitolo della serie guidata da Tom Cruise che andrà in onda questa sera alle 21.14 su Italia 1.

Mission impossible: protocollo fantasma, la trama

Diretto da Brad Bird e uscito in sala nel 2012, Mission impossible: protocollo fantasma si apre con l'agente segreto Ethan Hunt (Tom Cruise) rinchiuso in un carcere russo, dove ha il compito di ottenere informazioni su un terrorista pericoloso e senza scrupoli che si fa chiamare Cobalt. Dopo una rocambolesca evasione e un tentativo di infiltrarsi al Cremlino, Ethan scopre che è stato attivato il cosiddetto Protocollo Fantasma. Si tratta di una procedura attivata dal proprio presidente, pieno di sospetti sulla squadra. Per Ethan e il resto dei suoi uomini questo significa non avere le spalle coperte dal proprio governo ed essere abbandonati a se stessi mentre cercano di tirarsi fuori dai guai.

Ma Ethan, insieme all'analista del team William Brandt (Jeremy Renner) e al resto della squadra, non esiterà nemmeno un momento e cercherà di trovare una soluzione per evitare un attacco nucleare, la Terza guerra mondiale e ristabilire, così, la dignità della sua squadra di cui fa parte e del suo stesso lavoro.

Il segreto sul titolo del film

La saga cinematografica di Mission impossible è una delle più redditizie al cinema e ha fatto del suo protagonista, Ethan Hunt, un vero e proprio eroe moderno. Un successo, questo, che è legato anche all'interpretazione di Tom Cruise, che ha fatto sempre di tutto per dare verosimiglianza al personaggio che era chiamato a interpretare. Ad esempio, come viene sottolineato dal sito dell'Internet Movie Data Base, Tom Cruise ha fatto da sé gran parte degli stunt richiesti dal copione. Nella scena in cui il pubblico segue col fiato sospeso Ethan Hunt che scala la torre di Burj Khalifa, è lo stesso Tom Cruise a fare la scalata, senza ricorrere a una controfigura. La torre è l'edificio più alto al mondo, coi suoi 830 metri d'altezza; Tom Cruise ha girato la scena a circa 518 metri dal suolo. La scelta di Tom Cruise di fare da sé la maggior parte di queste scene "pericolose" aveva sia lo scopo di dare più libertà al regista nell'usare le macchine da presa - perché non doveva preoccuparsi di nascondere il volto di un'eventuale controfigura - sia di mostrare al pubblico che quello sullo schermo, appeso nel vuoto, era davvero uno dei più grandi idoli della settima arte.

Inoltre Mission impossible: protocollo fantasma rappresenta una sorta di svolta all'interno della saga. A differenza dei tre film precedenti, il quarto capitolo è il primo che è accompagnato non da un numero, ma da un sottotitolo. Il film di Brad Bird avrebbe potuto facilmente intitolarsi Mission impossible IV, ma si optò per rimuovere la numerazione progressiva e aggiungere il sottotitolo "protocollo fantasma". Questa, secondo IMDB, fu una scelta che rese molto felice Tom Cruise.

L'attore non era mai stato contento di vedere dei numeri alla fine dei titoli di Mission impossible II e Mission impossible III: questo soprattutto perché, secondo lui, ogni film era uno stand-alone, un capitolo unico che, volendo, si poteva vedere senza aver visto gli altri. L'interprete di Cuori ribelli, dunque, preferiva che non ci fosse l'idea di consequenzialità data dalla presenza di informazioni numeriche ed è per questo che fu pienamente soddisfatto del titolo del quarto capitolo.

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