Stuprata, aggredita e insultata ripetutamente. Queste le accuse che la produttrice di Netflix Alexandra Canosa ha rivolto ad Harvey Weinstein. Per il produttore americano si tratta dell'ennesima denuncia per violenza sessuale.
Canosa aveva inizialmente fatto causa per 10 milioni di dollari a dicembre contro il produttore, ormai caduto in disgrazia a causa delle oltre cento accuse di violenze sessuali da parte di donne del cinema, e questa settimana ha modificato le accuse che gli ha rivolto.
Weinstein, ha denunciato, l'ha "constantemente minacciata" e "ha chiarito che se non avesse ceduto alle sue richieste di contatti sessuali o avesse rivelato la sua condotta non desiderata ci sarebbero state ripercussioni, tra cui umiliazione, perdita del lavoro, perdita di qualsiasi possibilità di lavorare nel mondo dello spettacolo", secondo i documenti depositati lunedì a New York.
La notizia arriva proprio mentre il fondo di private equity, Lantern Capital, sta per chiudere l'acquisizione della casa di produzione cinematografica
cofondata da Harvey Weinstein. Lo scrive il Wall Street Journal che cita fonti vicine alle due parti. La Weinstein Co. ha nominato Lantern come principale possibile acquirente quando ha fatto richiesta di bancarotta lo scorso maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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