La carriera musicale di Bobby Womack è durata oltre sessant'anni, da quanto calcò per la prima volta il palco negli anni '50, accanto alla sua famiglia, a ieri, quando il cantante soul è morto per cause che non sono ancora state annunciate. Womack soffriva da tempo per il cancro e per il morbo di Alzheimer.
Nato a Cleveland, Bobby aveva debuttato come cantante con i fratelli, in un gruppo che poco fantasiosamente si chiama per l'appunto Womack Brothers e che girava il circuito del gospel nel Midwest americano, accompagnato dalla madre all'organo e dal padre alla chitarra.
Il gruppo venne notato negli anni Sessanta da un altro grande della musica soul, Sam Cooke, che li fece trasferire a Los Angeles e li convinse a cambiare nome, diventando i Valentinos e passando dalla musica sacra al R&B, come molti in quegli anni. Bobby era la chitarra del gruppo, occasionalmente anche il cantante.
Nel 1964, dopo la morte del suo mentore Sam Cooke, Bobby Womack cominciò a esibirsi come solista. Lo stesso anno i Rolling Stones realizzarono una cover di un brano dei Valentinos, It's All Over Now, che raggiunse la vetta delle classifiche inglesi.
Inizialmente poco apprezzato come solista, lavorò molto da turnista, con Ray Charles, Aretha Franklyn, Wilson Pickett ma pure con Elvis Presley. L'ambiente musicale capì poco il suo matrimonio con la vedova di Sam Cooke, a pochi mesi dal suo decesso.
Il suo primo successo personale arrivò a fine anni Sessanta e diede il via a due decenni di musica tra diversi successi e alcuni scivoloni. Nel 2009 Womack entrò nella Rock and Roll Hall of Fame.
L'anno successivo collabò al quarto album dei Gorillaz. Fu Damon Albarn a produrre il suo ultimo album.Nonostante i diversi problemi di salute stava preparando un tour che lo avrebbe portato di nuovo a suonare in Europa.
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