Adesso «Big Mike» non deve più cercare le spalle della fidanzata Omarosa Manigault, camminando, come fanno i giganti quando procedono incerti dall'alto dei centimetri in eccesso. Del resto, l'aveva preconizzato ne Il Miglio Verde (1999), il film di Frank Darabout dove Michael Clarke Duncan, il colosso gentile morto ieri d'infarto al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, faceva John Coffey, un condannato a morte dai poteri soprannaturali. «Sono stanco di andare sempre in giro solo, come un passero sotto la pioggia. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno ad altri uomini» diceva quello straordinario personaggio che sul set divise la scena con Tom Hanks, ora affranto come molti amici ed estimatori subito accorsi in rete, a postare messaggi di cordoglio. Chi ha visto Il Miglio Verde, basato sull'omonimo romanzo di Stephen King e ambientato nel carcere di Cold Mountain, dove l'ultimo tratto percorso dai condannati a morte verso la sedia elettrica ha il colore verde del cedro appassito, ricorderà la presenza scenica di Michael Clarke Duncan, favorita dalle proprie misure: alto 1 metro a 98, pesava 150 chili e aveva una massa muscolare imponente. Il che permise allo spiantato fratello nero dei ghetti di Chicago, dove «Big Mike» era nato da madre nubile nel 1957, d'impiegarsi come guardia del corpo, prima di esplodere come caratterista in blockbuster come Armageddon (1998) di Michael Bay, al fianco di Bruce Willis, al quale doveva il suo inserimento ad Hollywood: fu lui a caldeggiarlo per Il Miglio Verde e poi a volerlo di nuovo in FBI-Protezione testimoni (2000) di Jonathan Lynn, visto che funzionava non solo come mastodontico supereroe.
La prima ad accorgersi delle indubbie qualità di Duncan fu comunque sua madre Jane Duncan, che a tutti i costi volle farlo studiare alla Alcorn State University, nel Mississippi. I soldi per la retta però non bastarono più, quando mamma Jane si ammalò. Da qui, muscoli in vendita per la protezione di star come Will Smith e Jamie Foxx. Contraddizione vivente, «Big Mike» prima faceva paura a guardarlo e poi tenerezza a vederlo sorridere dolcemente, e se aveva un vocione da baritono, lo prestava volentieri al doppiaggio di cartoni per bambini come Kung Fu Panda. Avresti detto che mangiasse grosse bistecche, e invece era diventato vegetariano nel 2003, limando i muscoli in vista di Daredevil.
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