Non poteva che intitolarsi L'artista l'album postumo di Enzo Jannacci curato dal figlio Paolo e in uscita in questi giorni per Ala Bianca. L'artista popolare, l'artista del sociale, quello che ha fatto conoscere a tutti quartieri caratteristici di Milano come Rogoredo o l'Ortica, ripropone alcuni suoi classici dimenticati... Riarrangiati, ricantati da Enzo durante la malattia e per questo ancor più carichi di umanità. «Papà non ha mai cantato così bene - sottolinea Paolo - forse perché faceva più caso alla tecnica, stava attento ai registri, è un lavoro veramente buono». C'è Tassì, retro del suo primo singolo, antichi brani come Un amore da 50 lire, La sera che partì mio padre, Maria me porten via più una vibrante cover della Io che amo solo te di Sergio Endrigo. E poi c'è l'inedita Desolato, un rap scatenato scritto da Paolo Jannacci e J-Ax, corredato da un bellissimo videoclip in cui appaiono tanti «amici» di Enzo come Jovanotti, Ligabue, Claudio Bisio, Marracash, Fedez, Ale&Franz e molti altri. Insomma un gran regalo a tutti i fan dell'artista, da prendere al volo per la qualità e perché Paolo ha intenzione di chiudere i rubinetti. «Abbiamo tanti nastri incisi da papà ma molti sono privati e non devono entrare in circolazione. Io sto vagliando tutto ma, a meno di non trovare un capolavoro, non pubblicherò altri suoi dischi. Qui abbiamo lavorato fianco a fianco».
Intanto però Milano prepara un 2014 all'insegna del cantautore; il sindaco Giuliano Pisapia ha promesso una serie di concerti nei quartieri celebrati dalle canzoni di Enzo e - come gran finale - un concertone in Piazza Duomo con una valanga di ospiti. Tutti pronti a ricordare e celebrare «l'artista» e la sua ironica malinconicità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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