Chanel Totti, Gente e la Lucarelli: "Nessuno fiatò per la Ramazzotti"

E ora anche Selvaggia Lucarelli si scaglia contro la copertina di Gente, facendo notare però che quanto accaduto alla figlia di Francesco Totti non è stato un caso isolato

Chanel Totti, Gente e la Lucarelli: "Nessuno fiatò per la Ramazzotti"

In rete è scoppiato un vero e proprio putiferio in merito alla cover del settimanale Gente. Il giornale di gossip tutto italiano ha fotografato Francesco Totti e sua figlia Chanel al mare. Questo scatto, però, non è affatto piaciuto ai lettori perché il settimanale avrebbe messo in prima pagina il lato B di una minorenne, anche se il viso della giovane è stato oscurato. Sulla questione ha preso la parola anche Selvaggia Lucarelli. La giornalista, conosciuta per il suo carattere sferzante, getta benzina sul fuoco su quanto accaduto nelle ultime ore.

È bastato un tweet e una vecchia foto per fomentare una nuova polemica in rete. Selvaggia Lucarelli, infatti, ricorda che non è la prima volta che un settimanale gioca con la "sessualizzazione" del corpo femminile. "Stessa spiaggia, stesso mare, stesso bikini", scrive la giornalista. "Era l’estate del 2011 e all’epoca Aurora Ramazzotti aveva 15 anni. Anche lei è finita in copertina e all’epoca nessuno ha fiatato – aggiunge-. E la lista è lunga. Forse, e dico forse, se sei la figlia di Francesco Totti hai una sensibilità in più".

Una polemica che, di fatto, ha messo in moto una serie di situazioni molto sconvenienti. La questione, con l'intervento della Lucarelli, è diventata poi di dominio pubblico. Non è la prima volta che un minore finisce in prima pagina su un giornale di gossip e la giornalista, con il suo tweet al veleno, ha voluto sottolineare quanto è importante tutelare la privacy di tutti. Sul misfatto ieri avevano tuonato anche Ilari Blasy e l'ex campione della Roma, proteggendo ovviamente l’immagine della giovane. Ma ora anche il messaggio della Lucarelli si è abbattuto come un tornado sulla direttrice di Gente.

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha voluto procedere con una segnalazione alla direttrice Monica Mosca, affinché si possano "verificare eventuali violazioni della Carta di Treviso".

E a niente sono valse le scuse della direttrice, la situazione ora è incontrollabile. "Come direttore ho sempre cercato di valorizzare le donne e sostenere i valori della famiglia: era l’intento di questa pubblicazione", afferma. Non resta che attendere i risvolti.

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