Cultura e Spettacoli

Fatto fuori dalla Rai, Salvo Sottile reagisce così

Salvo Sottile non sarà in Rai il prossimo anno, escluso dalla conduzione di Mi manda Rai3. Dispiacere per il giornalista, che si sfoga e ride alle parole del direttore sulla non curanza dell'orientamento politico dei giornalisti Rai

Fatto fuori dalla Rai, Salvo Sottile reagisce così

La presentazione dei palinsesti Rai ha regalato poche sorprese per la nuova stagione in partenza da settembre. Confermato Amadeus alla guida del festival di Sanremo 2021 in coppia con Fiorello per segnare la definitiva rinascita dell'Italia dopo il Covid, l'unica vera novità è l'approdo di Maria De Filippi nella prima serata di Rai1 con uno spettacolo evento contro la violenza sulle donne. Sono diversi i personaggi che non avranno un ruolo nella nuova Rai post pandemia e tra loro c'è Salvo Sottile, che non è stato riconfermato alla guida di Mi manda Rai3 dal nuovo direttore Franco Di Mare.

Il giornalista si è da poco insediato sulla poltrona direttiva del terzo canale Rai e ha avviato una rivoluzione interna per ottimizzare la rete, tagliando i costi e rendendola ancor più istituzionale. In questo progetto, però, non rientra più Salvo Sottile, che per 5 anni ha condotto con discreto successo la trasmissione del mattino vicina ai consumatori. Un titolo storico di Rai3 che da settembre passerà in mano a Lidia Galeazzo e Federico Ruffo. Il motivo dell'esclusione del giornalista siciliano l'ha spiegata Franco Di Mare nel corso nella conferenza stampa di presentazione dei palinsesti: "Deve essere una trasmissione che ha la mission del servizio pubblico: è la Rai che manda qualcuno a chiedere conto di un diritto violato del cittadino. Deve essere un giornalista interno a condurre la trasmissione. Ho sostituito Salvo Sottile con due valentissimi giornalisti, interni". Un discorso che fila dal punto di vista logico, visto che la Rai nel nuovo corso si è data l'obiettivo di valorizzare le risorse interne.

Tuttavia, come segnalato da TvBlog, alla conduzione di Agorà da settembre è stata chiamata Luisella Costamagna, che prenderà il posto di Serena Bortone, spostata nel primo pomeriggio di Rai1con il programma Oggi è un altro giorno. L'anomalia di queste scelte, alla luce del discorso di Franco Di Mare sulla scelta dei giornalisti interni, è che Luisella Costamagna non è una risorsa interna della Rai. Il disappunto di Salvo Sottile per essere stato fatto fuori dalla Rai, con una motivazione come quella esposta dal direttore, è evidente già durante la conferenza di presentazione dei palinsesti. Il giornalista ha condiviso un post riportando un passaggio del discorso di Franco Di Mare durante la conferenza: "Non ho chiesto la provenienza politica dei conduttori. Non mi importa. Noi chiediamo di fare giornalismo". A corredo di queste parole, Salvo Sottile ha commentato con una sonora risata. Probabilmente il giornalista siciliano si riferisce ai rumors che circolano da diversi mesi, secondo i quali sia Franco Di Mare che Luisella Costamagna sarebbero in quota M5S.

Nel corso del pomeriggio, Salvo Sottile ha commentato la sua esclusione ai microfoni dell'Adnkronos: "Se la condanna è essere un giornalista esterno e per questo devi essere messo da parte, allora tutti i giornalisti esterni che ci sono in Rai devono preoccuparsi, perché se si segue la logica di Di Mare presto verranno mandati via, no?". Una domanda lecita quella del giornalista, che rivendica i buoni risultati d'ascolto ma anche nelle battaglie portate avanti con la sua trasmissione: "Io non credo che esistano giornalisti di serie A e di serie B, ci sono giornalisti del servizio pubblico che sono bravi e giornalisti che non sono interni alla Rai che sono altrettanto bravi. Io non farei questa distinzione tra buoni e cattivi. Ho fatto questo programma con buoni risultati".

È un'esclusione che brucia quella di Salvo Sottile, anche alla luce dei rapporti di amicizia e stima che da sempre intercorrono con Franco Di Mare: "Non mi ha confermato e va benissimo, ci sta. L'unica cosa che mi dispiace è che non mi ha mai parlato chiaramente. Lo consideravo un amico, abbiamo lavorato anche in Afghanistan insieme. Ci sta il fatto che tu puoi congedarti da qualcuno e lasciarlo a casa perché non rientra nella tua linea editoriale, ma credo ci sia un bon ton, una sorta di educazione che ti porta ad essere chiaro con le persone.

Lui non mi ha mai risposto ad un messaggio o a una telefonata".

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