Cultura e Spettacoli

«Oh mio Dio!» che disastro se Gesù tornasse oggi

Manuel Fondato

Adolf Hitler, Benito Mussolini, Gesù Cristo hanno qualcosa in comune. No, non è un accostamento blasfemo, ma un filone cinematografico che sta avendo notevole successo, coniugando un pizzico di distopia, molta ironia e i crismi della sociologia empirica. Questi tre big della Storia sono stati riportati in vita, in tre film diversi, con stili diversi ma con unico filo rosso. In Oh mio Dio! diretto da Giorgio Amato, già promettente regista de Il Ministro, Gesù è interpretato magistralmente da Carlo Caprioli, figlio d'arte del grande Vittorio. Il Messia compare improvvisamente nel giorno di Natale, durante la Santa Messa, con una semplice tunica rossa e l'accusa, rivolta all'umanità, di aver disatteso il suo comandamento più importante: «Amatevi l'un l'altro come io ho amato voi». Da quel momento si aggirerà per la Roma del 2016 cercando i suoi apostoli. Trama e ritmo godibili per tutta la durata del film, che non fa mancare situazioni grottesche.

Oltre alla bravura di Caprioli spiccano la fotografia di Bruno Cascio e la qualità di tutto il cast, in particolare quella di Anna Maria De Luca nel ruolo della madre di Gesù.

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