Cultura e Spettacoli

"Ora canto la magia delle piccole cose"

Nuovo brano per il re dei tormentoni: "Poi duetterò con una big italiana"

"Ora canto la magia delle piccole cose"

Ad Álvaro Soler l'ottimismo non manca: ce ne vuole una buona dose, infatti, per intitolare Magia sia il singolo uscito il 5 marzo sia il nuovo album (in uscita il 9 luglio, giusto a metà percorso dei suoi trent'anni tondi scoccati il 9 gennaio scorso). Il periodo si presta poco al termine, ma di sicuro lui un motivo buono per sceglierlo ce l'ha. Tanto vale chiederglielo.

Dunque, Álvaro Soler: dove la vede tutta questa magia?

«Nelle piccole cose, che ho imparato ad apprezzare appieno proprio a causa di questo anno terribile. Un esempio è legato, anche se solo con la memoria, all'Italia».

Ce lo racconti.

«Una zuppa di cipolla meravigliosa, gustata in cima a un monte con la vista sul Lago di Como, prima che cominciasse tutto questo casino della pandemia».

«El mismo sol», «La cintura» e altri successi estivi da due milioni di dischi venduti: dopo cinque anni di corsa come ha vissuto questo periodo?

«In modo un po' autolesionista: ero a Madrid in pieno lockdown 2020, ai tempi delle uscite solo per andare al supermercato. Nei collegamenti con la Germania, dove vivo, vedevo tutti liberi e senza mascherina e mi facevo domande. Ora a Madrid è tutto libero e io sono a Berlino dove la situazione è ancora difficile».

È stata un'occasione per riposare e o riflettere?

«Entrambe le cose. Ho visto la famiglia, sentito gli amici della mia vita prima del successo».

Poco tempo fa ha annunciato sui social la separazione da Sofia, la sua storica fidanzata resa celebre dall'omonima canzone: perché ha scelto questo canale?

«L'ho fatto in accordo con lei, tenendo conto anche dei rispettivi impegni come artisti. Certo, il momento non è mai perfetto...».

Ha vissuto a Berlino, in Spagna, in Italia ai tempi di X Factor, a Tokyo: dove vorrebbe essere oggi?

«Mi manca Barcellona. Tra poco però ci vado, per girare il video del secondo singolo legato all'album».

A proposito dell'album: ci sarà più malinconia per il recente passato o ottimismo per il futuro?

«Sarà un equilibrio tra i due sentimenti, come suggerisce la copertina del disco, in cui appaio in due immagini, una capovolta rispetto all'altra».

Collaborazioni illustri?

«Duetterò con una grande cantante italiana, ma non dirò di più. Prima o poi, però, spero di farlo con Eros Ramazzotti: è il mio sogno nel cassetto».

Si stancherà mai della musica?

«Penso proprio di no.

Se mi vedo tra dieci anni, penso ai figli ma mi vedo ancora musicista e, chissà produttore».

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