Ore decisive per il cast dell'Aristonle indiscrezioni

Ovvio, per ora è (quasi) tutto da confermare. Ma il Festival di Sanremo prossimo venturo inizia a prender forma (nel pomeriggio di ieri l'ennesima riunione). Ci saranno ospiti non super ma destinati a diventarlo, come lo scheletrico Asaf Avidan - vissuto in Giamaica ma cresciuto in Israele dove è una star - che canterà il suo blockbuster One day (oltre cento milioni di visualizzazioni su YouTube). E probabilmente ci saranno ospiti superstar che celebrano la storia del Festival, come Pippo Baudo, l'uomo che meglio di tutti conosce i segreti dell'Ariston. O forse addirittura arriverà anche Raffaella Carrà, che qualcuno dà per certa di fianco a Fazio, se non altro perché, oltre a esser giudice nell'imminente The Voice, ne raccolse il testimone nel Festival del 2001 (di successo inferiore). In ogni caso, il nuovo Sanremo sarà una miscela di alto e basso, di argomenti cheap e di temi «alti». E gli ospiti saranno protagonisti di un racconto in stile Fazio, disincantato e nostalgico, ironico ma molto, molto rispettoso della tradizione. Perciò è molto probabile che, oltre all'arrivo di Casta, Balti, Bruni e forse Miriam Leone, sul palco dell'Ariston ci sarà una lunga sfilata di ospiti. Tutti attori di un copione. D'altronde la rigida disciplina finanziaria imposta dalla Rai e anche dal clima preelettorale (budget limitato, rimborsi spese intorno ai 15mila massimo 20mila euro per ospite) consiglia di scatenare la fantasia più che il libretto degli assegni. Quindi è estremamente difficile che possano arrivare i Muse, inizialmente previsti al giovedì. Esclusa le partecipazioni di Rihanna o di Gwyneth Paltrow, data dalle indiscrezioni addirittura in compagnia del marito Chris Martin dei Coldplay. Ma è quasi fatta per Caetano Veloso, anche se non è ancora chiaro cosa canterà. Ed è quasi certo (come lui aveva anticipato al Giornale) l'arrivo nella serata finale di Andrea Bocelli, che ha pubblicato in 75 paesi il disco Passione ed è comunque un testimonial del Festival: ha vinto nel 1994 tra i Giovani. E poi è arrivato quarto l'anno dopo tra i Big con un brano diventato superclassico in tutto il mondo: Con te partirò.

E ci sarà anche Daniel Barenboim, direttore worldwide nel senso che è conosciuto ovunque esattamente come Bocelli. Rimane infine la giuria di qualità, presieduta da Nicola Piovani e formata, tra gli altri, da Rita Marcotulli, Carlo Verdone, Paolo Giordano e Cecilia Chailly. Ecco tutto (per ora).

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