Il 25 aprile 2021 a Los Angeles sono stati consegnati i premi Oscar durante la 93° edizione degli Academy Awards. La cerimonia si è svolta con circa due mesi di ritardo rispetto al solito, a causa della pandemia ancora in corso che ha portato la grande distribuzione cinematografica a doversi reinventare. Per questo sono state modificate anche le regole che permettono a una pellicola di essere "nominabile". Se in passato era necessario essere passati - anche se per breve tempo - in una sala cinematografica, con le nuove restrizioni l'Academy ha scelto di rendere eleggibili anche quei film che, proprio a causa del coronavirus, non hanno potuto debuttare al cinema e hanno ripiegato sui servizi streaming digitali, come Netflix, Amazon Prime Video eccetera.
Oscars: Into the Spotlight, il pre-show con Laura Pausini e la delusione della cantante
Anche quest'anno gli Oscar non hanno avuto un presentatore unico. Sul palco, infatti, si sono alternati vari divi di Hollywood e star della musica che hanno annunciato via via i vincitori delle varie categorie in competizione. La novità di quest'anno è stata che prima dell'inizio vero e proprio della cerimonia c'è stato uno spettacolo che è servito come antipasto, in cui gli artisti candidati per la miglior canzone originale si sono esibiti. Tra questi c'è stata anche Laura Pausini, candidata con la canzone Io sì, già vincitrice del Golden Globe. La cantante romagnola è volata a Los Angeles dove, dopo una quarantena necessaria, si è esibita in un completo dorato. Purtroppo, però, Laura Pausini non è riuscita ad accaparrarsi il premio tanto ambito. La statuetta per la miglior canzone originale, infatti, è andata a Fight For You della cantante H.E.R., colonna portante del film Judas and the Black Messiah.
Io sì è la canzone originale che accompagna il film La vita davanti a sé, disponibile su Netflix, che vede come protagonista Sophia Loren. Per la Pausini, comunque, rimane il grande privilegio di aver vinto un Golden Globe e di essersi potuta esibire nella cornice più importante dell'industria cinematografica.
Nomadland vince come Miglior Film
Dal momento che molti dei film nominati a vincere il premio più prestigioso dell'industria cinematografica sono disponibili sulle piattaforme streaming, quest'anno è molto più facile recuperarli e avere dunque l'occasione di vederli prima della cerimonia vera e propria o subito dopo. Nella sezione Miglior film sono stati candidati otto film. Il primo da recuperare, naturalmente, è Nomadland di Chloé Zhao, già vincitrice del Golden Globe 2021 e ora miglior film dell'anno anche secondo i premi Oscar. Il film si è guadagnato anche il premio come miglior regia, confermando il percorso positivo cominciato al Festival di Venezia 2020, dove la pellicola vinse anche il Leone d'Oro. Infine Nomadland ha vinto anche il premio per la miglior interprete femminile, andato a Frances McDormand. Per vedere il film bisognerà attendere il 30 aprile, quando la pellicola sbarcherà su Disney Plus e, in contemporanea, dovrebbe uscire anche in sala nelle regioni in zona gialla.
Dove vedere gli altri film candidati
Mank di David Fincher è invece uno dei film che ha raccolto il maggior numero di nomination: la pellicola racconta la storia della nascita del film Quarto Potere, una pietra miliare della storia del cinema, diretto dall'enfant prodige Orson Welles. Mank si trova su Netflix, insieme anche a Il processo ai Chicago 7, film di Aaron Sorkin. Su Amazon Prime Video, invece, è disponibile Sound of Metal, delicatissimo film che parla di un batterista di musica metal che, di punto in bianco, si trova a perdere l'udito e a doversi reinventare, imparando il linguaggio dei segni e, soprattutto, ad accettare la sua nuova condizione. Sempre su Amazon Prime Video si trova Judas and the Black Messiah: in questo caso, però, la pellicola non è inclusa nell'abbonamento base. Per vederlo, dunque, bisogna pagare: il prezzo varia a seconda se si sceglie di noleggiare il film o acquistarlo.
Promising Young Woman - Una donna promettente è un film che riflette sulla cultura dello stupro e vede come protagonista una spietata Carey Mulligan che si vendica di un sistema tossico e maschilista che ha portato alla distruzione la sua vita. Il film, però, non uscirà prima degli Oscar e per vederlo bisognerà attendere il 29 aprile. Altro film candidato è Minari, che dalla sua ha già un piccolo record: grazie alla distribuzione di Academy Two sarà il primo film a uscire in una sala cinematografica italiana, in tutte le regioni che dal 26 aprile passeranno in zona gialla.
L'ultimo film candidato, The Father, con un Anthony Hopkins maestoso nei panni di un uomo che affronta la demenza seminile, non ha ancora una distribuzione. Su Disney Plus, infine, si può recuperare anche il film vincitore della statuetta per il miglior film d'animazione: Soul- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.