"Più dolcezza, meno stress. È la nuova fase dei talent"

Su Real Time fa boom la gara di pasticcieri "Bake Off". La conduttrice Benedetta Parodi: "Trasmette allegria ed è terapeutico"

"Più dolcezza, meno stress. È la nuova fase dei talent"

Intanto lei se la ride: esordio con il botto su Real Time e scommessa vinta, appunto, in tempo reale. «Sono entusiasta», dice ovviamente Benedetta Parodi, una delle poche donne tripolari della tv italiana perché ha debuttato sul canale Discovery dopo anni a Mediaset e La7. Alla prima puntata il suo talent cooking Bake Off Italia - Dolci in forno (in onda sul canale 31 e anche sul 52 di Dmax) venerdì scorso ha contabilizzato 1,2 milioni di ascoltatori, un 4.2 per cento di share, meglio di Raidue e Raitre, trasformando Real Time nel settimo canale nazionale, ossia bye bye La7. Ma non solo Auditel. Anche il Twittitel è da applausi visto che Bake Off ha messo in fila oltre un tweet al secondo restando sul podio dei topic trend. E diciamola tutta: non era così prevedibile a scatola chiusa e difatti anche critici che di solito non usano il silenziatore (vedi Aldo Grasso sul Corriere) hanno definito questa gara di pasticcieri amatoriali come «il programma più carino della tv italiana». Bingo.
Fuori subito il segreto del successo.
«Di certo Real Time cura benissimo il prodotto. E poi tutta la squadra è stata capace di creare l'attesa».
Forse non basta.
«E' il programma a trasmettere allegria, è piacevolmente rilassante. Alla fine della puntata il messaggio tipico che ho ricevuto era: “Oddio che voglia di mangiare una sacher torte”».
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«Su Real Time se non sbaglio erano 895mila. Il resto su Dmax. Per le donne tra i 20 e 49 anni siamo stati il quinto canale nazionale. E' un segnale chiaro».
Appunto.
«Il bello rilassa, è terapeutico. Questa è probabilmente la nuova fase dei talent show. Da quando abbiamo iniziato, la nostra parola d'ordine è stata “essere lievi”».
Ma il giudice Ernst Knam (pasticcere super gallonato) talvolta va giù duro.
«Lui è generoso e brusco. Per me è sorprendente».
Il contraltare dell'altra giudice Clelia D'Onofrio.
«È molto più rock di quel che sembra».
Parodi, per lei si parla di rivincita dopo la parentesi La7.
«Non la è».
Facile dirlo adesso.
«No, in realtà ho sempre seguito un percorso sin da quando ero a Studio Aperto».
A proposito, segue Cotto e mangiato con la gestione Tessa Gelisio?
«Sono sincera: mai visto. La considero la mia creatura e voglio ricordarla com'era».
Poi lei è passata a La7
«Dove gli ascolti non sono mai esplosi e dove, forse, mi hanno dato fin troppo spazio perché un'ora al giorno è tanto».
Ora Real Time.
«È un canale che seguo sempre, e non mi era capitato di frequente».
Difatti a marzo inizierà anche una sua striscia quotidiana.
«Mezzora nella quale farò quello che mi piace fare: cucinare».
Titolo?
«Non lo sanno neanche loro, lo stiamo cercando»
Pensa che a Mediaset qualcuno si penta di averla lasciata andare?
«Non penso che abbiano rimpianti. Avevo fatto alcune proposte, anche per confrontarmi con La prova del cuoco su Rai1, ma sono cadute nel vuoto».
L'epoca della migrazione tv.

Rita Dalla Chiesa minaccia il tribunale se La7 le bloccherà la Settima onda.
«Lei è una grande professionista e mi dispiacerebbe molto se il progetto non andasse come previsto: lei garantisce sempre qualità».

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