Cultura e Spettacoli

"Più stupidi che razzisti". Signorini difende il Gf e boccia il politicamente corretto

Si avvia alla conclusione un'edizione del Gf Vip condotta da Alfonso Signorini, che fin dall'inizio si era detto contrario al politicamente corretto

Alfonso Signorini - Mediaset
Alfonso Signorini - Mediaset

Il Grande fratello vip più lungo di sempre sta chiudendo i battenti. La sesta edizione del reality condotto da Alfonso Signorini decreterà il suo vincitore il lunedì 14 marzo e ormai per i concorrenti queste sono le ultime giornate trascorse nella Casa dove, chi ha varcato la porta rossa lo scorso 13 settembre, alla finale avrà maturato ben 183 giorni di "reclusione" sotto le telecamere. Tante le polemiche fin dall'inizio, sempre controllate da Alfonso Signorini, che dopo alcune edizioni in cui era stato deciso di assecondare il politicamente corretto, ha deciso di lasciare i concorrenti liberi di vivere la vita all'interno del Gf Vip, proprio in nome della natura di un programma che nasce come trasposizione della vita vera.

C'è stato un momento in cui i social network sembrava dettassero legge all'interno delle mura di Cinecittà: la deriva del politicamente corretto aveva portato a una raffica di espulsioni durante la penultima edizione. Sono piovute accuse di razzismo e di omofobia sui concorrenti ma ora è lo stesso Alfonso Signorini a parlare, spegnendo una volta e per tutte le polemiche e difendendo la scelta compiuta quest'anno di lasciare i partecipanti liberi di esprimersi senza remore, ovviamente entro i limiti della correttezza e del rispetto altrui.

"La stupidità è una cosa, il preconcetto è un’altra", ha dichiarato Alfonso Signorini al Corriere della sera, spiegando poi meglio il concetto: "A un certo punto la situazione era sfuggita di mano e mi sono sentito in dovere di parlare a tutti e dargli un consiglio: uscite piuttosto che dare il peggio di voi come state facendo, vi fate del male da soli". E alla domanda se i concorrenti fossero più stupidi che razzisti, il conduttore non ha avuto dubbi: "Certo che sì"

A finire nel mirino dei social, durante i mesi in cui è stata una concorrente del Gf Vip, è stata soprattutto Katia Ricciarelli. Secondo gli utenti, infatti, la soprano si sarebbe lasciata andare a espressioni poco consone bandite dal loro vocabolario. Ma c'è stato chi ha superato anche i limiti della decenza, tra litigate poco edificanti e comportamenti borderline, che però sono stati solo oggetto di forti reprimende durante la sesta edizione del reality: "Non si può fare del Gf un campione di correttezza, è un programma per sua natura politicamente scorretto; la diretta non si può edulcorare né si può dare una visione della realtà diversa da quella che è".

Ed è anche per questo motivo che Alfonso Signorini ha deciso di virare verso un atteggiamento più morbido verso i concorrenti: "Nelle edizioni precedenti eravamo più rigorosi e inflessibili, e ci sono stati attriti e contrasti nel gruppo di lavoro. A me ad esempio la squalifica di Fausto Leali per la N-word era sembrata esagerata e fuori luogo. Fin dall’inizio ho messo sul tavolo che volevo un’edizione che fosse più spregiudicata come è nella natura del programma".

Tutto questo, ovviamente, senza lasciar correre ma condannando senza se e senza ma i comportamenti fuori luogo di cui si sono resi protagonisti alcuni dei concorrenti del reality. Come già fatto in passato, anche al Corriere della sera il conduttore ha duramente condannato l'eccesso di politicamente corretto che pervade il nostro Paese: "Sappiamo distinguere cosa è veramente ingiurioso da quanto invece è provocatorio, frutto di un’esasperazione o stupidità.

Poi i social trasformano tutto in un caso nazionale, ma se ragionassimo solo con il politicamente corretto non dovremmo nemmeno andare in onda 24 ore su 24".

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