Cultura e Spettacoli

Platinette scatenata alle Iene: "Sei una str..., ti faccio un c... così"

Marco Coruzzi incontra il suo hater: "Se provi ancora un'altra volta a scrivere qualcosa di cattivo su di me, vengo e ti faccio un culo così"

Platinette scatenata alle Iene: "Sei una str..., ti faccio un c... così"

Mauro Coruzzi, in arte Platinette. Uno dei personaggi più bersagliati dalla rete, a volte a sprosito. Durante il settimanale appuntamento tra Le Iene e gli "hater" di personaggi famosi, Platinette si è chiesta: "Quali sono i motivi per odiarmi? Non trovo mai cattiverie feroci". E però le cattiverie su lei ce ne sono. E tante. Come quando era in ospedale e un utente ha condiviso la sua fotografia corredata dal post "Ma mori frocio". Coruzzi la butta sul ridere: "Prima o poi capiterà".

Ma gli insulti si fanno ancora più pesanti quando Platinette ricorda i tempi in cui si prostituiva e l'hater commenta: "L'unica cosa che metterei in bocca a questo frocio quintalato è una pistola e vorrei vedere lo sfigato che pagava per andare con sto cesso ambulante". E Coruzzi decide di incontrarlo. Ma prima ricorda un momento drammatico della sua vita, quando si era fidanzato con una compagna di studi. Dopo la pubblicazione del libro in cui parlava di questo fatto, un utente gli ha scritto: "Come hai fatto a ingravidare una ragazza? Con lo Spirito Santo?".

Ma ecco il momento di incontrare l'hater, un "trasformista" che sui social la massacra. L'hater si presenta con la barba e la permanente: "Mi chiamo Fumagalli Luca e sono uno a cui mi piace provare tutto. E faccio trasformismo". Ed ecco palesarsi Platinette che gli chiede: "Perché vuoi che mi suicidi?", riferendosi ai post del ragazzo.

Inizia lo spettacolo di Coruzzi: "Ho appena mangiato, non vorrei...". Ma l'hater si schermisce, dando la colpa agli amici, che ogni tanto gli prendono il computer. Ma Platinette non ci sta e tira fuori gli artigli: "Se provi ancora un'altra volta a scrivere qualcosa di cattivo su di me, vengo e ti faccio un culo così. Se l'avessi saputo ti avrei portato la polizia a casa. Sarei venuta e ti avrei spaccato l'osso del collo. Non t'azzardare più a permettere a quelle frocie dei tuoi amici di andare sul tuo profilo Facebook".

E poi: "Sei una stronza di prima categoria".

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