Pillole reali

Preoccupazione per la Regina: "La sua condizione non è ideale"

La salute della regina Elisabetta tiene con il fiato sospeso la stampa: a causa degli ormai noti problemi di mobilità, per la prima volta nel suo regno, riceverà il nuovo premier a Balmoral

Preoccupazione per la Regina: "La sua condizione non è ideale"

La notizia secondo cui la regina Elisabetta, su consiglio medico, non si recherà a Londra per la nomina del nuovo premier britannico, ha sollevato un polverone mediatico. La stampa si chiede quali siano le reali condizioni di salute di Sua Maestà, se si tratti davvero di semplice precauzione o e se Buckingham Palace stia nascondendo dei dettagli importanti per evitare allarmismi.

Il consiglio dei medici

Il prossimo 6 settembre la regina Elisabetta era attesa a Londra per un evento ufficiale irrinunciabile: nominare il nuovo premier britannico dopo le dimissioni di Boris Johnson. Le primarie del partito Conservatore vedono due favoriti: Rishi Sunak e Liz Truss (conosceremo il nome del vincitore il 5 settembre 2022). La politica e la legge inglesi, infatti, stabiliscono che sia una prerogativa di Sua Maestà affidare al nuovo primo ministro l’incarico di formare un governo. Per tradizione la cerimonia si tiene a Buckingham Palace, oppure al Castello di Windsor, benché nel 1908, dopo le dimissioni di Sir Henry Campbell Bannerman, il nuovo premier Sir Herbert Asquith sia dovuto arrivare fino a Biarritz, dove l’allora sovrano Edoardo VII era in vacanza. Durante il regno di Elisabetta II l’evento, conosciuto anche con il nome di “bacio della mano”, è sempre avvenuto a Buckingham Palace tranne in una occasione: nel 1952 quando, quando la sovrana arrivò a Heathrow subito dopo la morte del padre, Giorgio VI e il premier Winston Churchill andò ad accoglierla e la baciò, come da prassi, la mano destra. Questa eccezione, più unica che rara, si ripeterà il 6 settembre 2022. A causa degli ormai famosi “problemi di mobilità” i dottori hanno sconsigliato alla regina Elisabetta di intraprendere il viaggio da Balmoral, dove si trova in vacanza dallo scorso luglio, a Londra.

Il piano per la cerimonia

La monarca non avrebbe mai nemmeno pensato di delegare un compito tanto importante come la nomina del primo ministro al figlio Carlo. Si tratta di uno di quei privilegi che, in qualche modo, rappresentano l’essenza della sovranità. I re britannici, come stabilisce la legge, detengono “il diritto a essere consultati, il diritto di consigliare e il diritto di mettere in guardia”. Se la sovrana avesse rinunciato anche a questo impegno, il declino del suo regno non sarebbe stato solo inevitabile, ma tangibile. Non un evento futuro (per quanto di un possibile futuro prossimo), ma presente, in atto. Per questo motivo lo staff reale ha trovato una soluzione molto più pratica: invitare a Balmoral il dimissionario Johnson e il nuovo primo ministro. Una fonte ha spiegato al Sun: “Ci sono alcune parti del ruolo che il principe Carlo può svolgere a nome [della madre], ma la Regina è irremovibile per quel che concerne la nomina del primo ministro. Potrebbe non essere la scelta migliore far viaggiare la Regina per mille miglia tra andata e ritorno per una visita di 48 ore, quando i primi ministri possono facilmente raggiungere Balmoral”. L’insider ha puntualizzato: “Alla Regina è stato consigliato di non mettersi in viaggio. Ma naturalmente nessuno [può] dire alla Regina ciò che può fare e in definitiva è una sua decisione. Come abbiamo visto ha fatto una terza apparizione sul balcone di Buckingham Palace durante il Giubileo. Le piace sorprendere”. Sua Maestà ha raggiunto un compromesso con i medici: seguire il loro consiglio e, nello stesso tempo, adempiere al suo dovere di sovrana.

Quelle “insolite” visite di Carlo

La prospettiva della nomina del primo ministro dalla Scozia, quindi dello strappo alla tradizione, sta preoccupando i media di tutto il mondo. C’è anche un altro dettaglio che non convincerebbe, evidenziato dall’esperta Ingrid Seward, che riguarda i frequenti incontri di Carlo con la Regina: “È assolutamente inusuale per il principe Carlo fare questo tipo di visite improvvisate per vedere sua madre. Ma Carlo è una persona molto premurosa e su chi altri può contare la Regina ora che non c’è più il principe Filippo? Tutti pensano che si vedano regolarmente, ma non è così…spesso si trovano in giro per la nazione”. Queste visite possono avere due interpretazioni: la prima ci spaventa, perché suggerisce che le condizioni di salute di Sua Maestà non sarebbero buone e l’erede al trono voglia trascorrere con lei più tempo possibile, accertarsi quotidianamente di eventuali miglioramenti o peggioramenti. La seconda, decisamente più tranquillizzante, farebbe pensare che il principe di Galles voglia solo fare delle normali visite alla madre che, ormai, non ha più il conforto della presenza del duca di Edimburgo. Difficile dire quale delle due ipotesi sia quella giusta, ma il fatto che Sua Maestà riceverà comunque il nuovo premier lascia ben sperare.

L’ipotesi peggiore (ma scongiurata): l’assenza

L’ipotesi è apparsa fin da subito improbabile, quasi impossibile: Sua Maestà tiene in modo particolare alla nomina del primo ministro e i tabloid lo hanno sottolineato più volte. Inoltre un’assenza sarebbe stata un colpo gravissimo alla monarchia. Elisabetta II è la “colonna” del Regno Unito, molto più di un punto di riferimento. La stampa si sarebbe scatenata con illazioni e congetture. Tuttavia il royal expert Rob Jobson ha provato a immaginare cosa sarebbe accaduto se la sovrana, a causa delle sue condizioni di salute, avesse dovuto dare forfait all’evento: “[Sarebbe] piuttosto rilevante se [la regina Elisabetta] non partecipasse”, perché potrebbe indicare che dietro alle mura di Palazzo starebbe accadendo “più di quanto ci hanno detto. Secondo la mia interpretazione stanno tentando di trovare un modo per farla partecipare, ma il fatto è che [la Regina], con i problemi di mobilità che ha, sta faticando non poco per stare in piedi da sola. È difficile”. La soluzione è stata trovata. Non dimentichiamo, poi, che la monarca ha saltato diversi eventi, per esempio la conferenza di Glasgow sul clima, che si è svolta dal 31 ottobre al 12 novembre 2021, il Remembrance Sunday Service, il 14 novembre 2021 e la cerimonia di apertura del Parlamento a Westmnister, lo scorso 10 maggio. Tutti appuntamenti dal grande significato simbolico. La cerimonia d’insediamento del nuovo premier, però, ha una valore ancora più profondo. Se Elisabetta II avesse rinunciato anche a questo, sarebbe stato in pericolo il suo stesso ruolo.

Come sta davvero la Regina?

Le fonti interpellate dai tabloid vogliono evitare allarmismi. Se il nuovo primo ministro e Boris Johnson si recheranno a Balmoral, il prossimo 6 settembre, dovrebbe essere solo per evitare a Sua Maestà “i disagi del viaggio”, come riporta Vanity Fair. Dunque la salute della Regina non avrebbe subìto alcun peggioramento. Più semplicemente Elisabetta II starebbe facendo i conti con i fastidiosi acciacchi dell’età e i medici vorrebbero ridurre al minimo le possibilità che si stanchi. Un insider ha rivelato al Daily Mail, citato da The News: “La condizione della Regina non è ciò che definiremmo ideale, ma dopotutto Sua Maestà ha 96 anni”. Ecco quale sarebbe il punto: il tempo che passa. Questo spiegherebbe anche la rimodulazione del ruolo e degli impegni della monarca, come annunciato da Buckingham Palace lo scorso luglio: il report del Sovereign Grant, firmato dal tesoriere della Regina (Keeper of the Privy Purse) Sir Michael Stevens, sottolineò che sarebbe stato dovere di Elisabetta II “ricevere” i Capi di Stato stranieri, presupponendo che Sua Maestà non avrebbe più compiuto viaggi all’estero, adempiere a “una serie di doveri parlamentari e diplomatici”, ma specificando che la Regina sarà presente “ove appropriato e necessario”. Non un “drastico” cambiamento, dichiarò una fonte al Daily Mail, solo “un piccolo aggiustamento post Giubileo”.

Un futuro inevitabile

“…La Regina ha il controllo totale delle sue facoltà e di tutto [ciò che riguarda] il Palazzo. Il problema di mobilità non rappresenta una questione costituzionale o relativa alla reggenza. [Elisabetta II] rimane al comando”, ha specificato Robert Lacey al People, lo scorso giugno, dopo il Giubileo di Platino. Il potere della monarca non sarebbe in discussione e tantomeno il suo ruolo. “La Regina non è malata”, hanno affermato fonti di Palazzo a marzo 2022, ma sa che “le fragilità che arrivano vivendo una lunga vita”. Un altro insider ha rassicurato: “La Regina è vigile, interessata [a ciò che accade intorno a lei], ma fisicamente non è così forte come una volta, cosa assolutamente comprensibile per una donna della sua età”. Ciò farebbe pensare che la regina Elisabetta stia abbastanza bene compatibilmente alla sua età. Tuttavia dobbiamo prendere atto del corso naturale degli eventi: non esiste alba senza tramonto.

Per Elisabetta II, però, quel momento sarebbe ancora, per fortuna, lontano.

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