“Sfida al Re”. Perché Harry vuole invitare la royal family agli Invictus Games?

Il gesto del duca di Sussex per riconquistare la stima e la fiducia del padre e del fratello potrebbe nascondere delle insidie per la Corona britannica

“Sfida al Re”. Perché Harry vuole invitare la royal family agli Invictus Games?

Non più solo parole. Stavolta il principe Harry sarebbe deciso a fare qualcosa di concreto per riconciliarsi con la royal family. Nell’intervista alla Bbc dello scorso 2 maggio il duca ha ribadito di volere la pace perché “la vita è preziosa”, aggiungendo la controversa frase: “Non so quanto resti da vivere a mio padre”. Ora, dopo anni di dichiarazioni scabrose, Harry starebbe per dare forma al desiderio di riavvicinamento a Carlo III e al principe William attraverso un invito molto speciale. Il suo gesto, però, potrebbe trasformarsi in un tranello per la Corona.

Invito a Birmingham

Il principe Harry, rivela il Daily Mail, vorrebbe invitare la royal family agli Invictus Games 2027 che si terranno a Birmingham. Un gesto di pace per riallacciare i rapporti familiari, rovinati dalla Megxit, dalle interviste bomba e dal memoir Spare. Le email di partecipazione sarebbero già pronte e dovrebbero essere inviate nel mese di giugno 2025. Si tratterebbe, però, di un avviso informale. Gli inviti veri e propri, a quanto pare, saranno recapitati poco tempo prima dell’evento. Harry avrebbe deciso di agire con così largo anticipo per tentare di assicurare la presenza ai giochi di tutta la royal family, in particolare di Carlo III. Le agende dei reali, infatti, vengono pianificate nell’ordine di mesi, talvolta perfino di anni. Quella di Sua Maestà, ci ricorda il Daily Mail, sarebbe organizzata con ben tre anni di anticipo. Possiamo almeno sperare di rivedere davvero la royal family riunita per la prima volta dal funerale della regina Elisabetta? Al momento solo una cosa è certa: la strada fino agli Invictus Games 2027 sembra tutta in salita.

Valore simbolico

L’occasione è di quelle quasi irripetibili: per gli Invictus Games 2027 il duca si troverà a un paio d’ore da Londra, quindi relativamente vicino ai parenti. Inoltre i giochi dedicati ai veterani di guerra sono una parte fondamentale del suo impegno pubblico. Harry ha fondato la manifestazione nel 2014, quando faceva ancora parte della corte britannica e nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto di lì a pochi anni. Gli Invictus Games occupano un posto di rilievo nel suo cuore, come era anche per Sentebale. In un certo senso entrambi sono “creature” del duca. Per queste ragioni la possibile presenza della royal family ai giochi del 2027 avrebbe un grande valore simbolico, oltre che un enorme impatto emotivo e mediatico. Quest’ultimo, però, potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio per la Corona e un boomerang per lo stesso Harry.

Il nodo Sussex

La prima domanda che forse molti si sono posti sentendo questa notizia riguarda l’eventuale partecipazione di Meghan Markle agli Invictus Games 2027. La duchessa vorrà tornare in Gran Bretagna, ovvero nel luogo e tra le persone che l’avrebbero, a detta sua, resa infelice? E ancora: i reali e la duchessa accetteranno di incontrarsi anche se apparentemente, fino a oggi, non vi sarebbe stato alcun chiarimento tra loro dopo la faida che ha portato alla Megxit? Un bel problema a cui se ne aggiunge un altro altrettanto spinoso: Archie e Lilibet Diana saranno a Birmingham? Carlo III sarebbe felice di rivedere i nipotini. “Il Re vuole assolutamente avere un legame con il suo secondogenito e i nipoti”, afferma Katie Nicholl al Daily Mail. La possibile presenza dei Sussex al completo a Birmingham, però, non è solo una questione privata, familiare, ma ci porta dritti alla polemica sulla security.

Effetto boomerang

Harry ha perso la causa contro l’Home Office per riavere la scorta. Ciò significa che a Birmingham dovrebbe provvedere in maniera diversa alla protezione per sé ed eventualmente per la famiglia. Durante il processo, tuttavia, Harry ha ribadito più volte di non sentirsi al sicuro in patria. Per questo il suo ritorno, tra due anni, suona come una contraddizione. Ma non sarebbe la prima in tal senso: lo scorso aprile, ha rivelato il Sun, mentre il duca era a Londra per una delle udienze contro il Ministero dell’Interno si sarebbe fatto consegnare un Deliveroo nel suo alloggio e un giorno avrebbe persino suonato diversi campanelli di alcune case nel quartiere londinese di Fulham alla ricerca di alcuni amici (i quali, nel corso di questi anni, si sarebbero pure trasferiti altrove). Tutto questo malgrado le tante lamentele di Harry sui presunti rischi per la sua incolumità. Un continuo “gridare al lupo”, come si dice, che potrebbe ritorcersi contro il principe e Meghan.

Un problema di fiducia

L’esperto reale Richard Fitzwilliams ha le idee molto chiare sull’intera faccenda e all’Express dichiara che al percorso di riconciliazione mancherebbe uno dei pilastri principali: “La royal family…giustamente non si fida dei Sussex”. Concetto ribadito anche dalla biografa reale Ingrid Seward al Daily Mail: “Il Re potrebbe partecipare [agli Invictus Games 2027] per mostrare supporto alle forze armate e congratularsi con Harry per il successo più significativo della sua vita”, ma nulla di più. “La sola ragione per cui il Re è cauto di fronte all’idea di accostarsi al figlio è che non si fida più di lui, [teme] che possa riferire le loro conversazioni private, come accaduto in passato. Questo vale per tutti i working member della royal family”. Sembra di intuire che Sua Maestà sia diviso tra il desiderio di riabbracciare Harry e i nipoti e la paura che le questioni familiari possano finire, di nuovo, sui tabloid.

L’accordo con William

Secondo l’esperta reale Katie Nicholl Carlo III potrebbe riuscire a superare questa diffidenza per amore del figlio. L’esperta dichiara al Daily Mail: “[Il sovrano] ha un’incredibile capacità di perdonare, vuole essere generoso e quindi è possibile che prenda in considerazione di presenziare agli Invictus”. Solo che Carlo non può ragionare esclusivamente come padre. Deve esaminare la situazione anche come Re, o meglio, come un monarca che deve garantire la sopravvivenza della Corona dagli attacchi esterni (Harry ne ha lanciati molti in questi anni). In ogni caso il principe William non sarebbe così incline al perdono, secondo Fitzwilliams: “Se il Re accettasse [di presenziare agli Invictus Games 2027], ciò implicherebbe un contatto pubblico con Harry e, quasi certamente, con Meghan e i suoi nipoti Archie e Lilibet Diana”. Proprio ciò che William vorrebbe evitare, almeno finché non ci sarà un vero chiarimento con il fratello. Per questo motivo, sostiene l’esperto, “da ciò che sappiamo ora pare sicuro che William e Kate non parteciperanno”.

Harry e Meghan “sono tossici”

Fitzwilliams precisa che gli Invictus Games di Birmingham potrebbero non rappresentare un trionfo personale per Harry e Meghan, poiché la coppia non ha più né il consenso, né le simpatie dei britannici: “I sondaggi mostrano sistematicamente che in Gran Bretagna i Sussex sono diventati tossici”. Neppure una possibile riunione familiare agli Invictus Games 2027 gioverebbe all’immagine già appannata dei duchi: un ipotetico riavvicinamento ai Windsor per l’evento, infatti, potrebbe essere visto come il tentativo opportunistico, da parte dei Sussex, di rimanere a galla, di assorbire il più possibile la luce e lo splendore della Corona per tornare a brillare sul palcoscenico mondiale. Del resto, spiega Fitzwilliams, la sola partecipazione di Carlo III renderebbe i giochi “il centro dell’attenzione mediatica”, al pari con appuntamenti tradizionali come il Trooping The Colour e il Royal Ascot. Proprio ciò di cui Harry e Meghan avrebbero bisogno.

“Tradimento”?

La riconciliazione ai giochi potrebbe non essere un vantaggio neppure per la famiglia reale. Richard Fitzwilliams spiega: “Vedere [Harry e Meghan] partecipare agli eventi reali, potrebbe far infuriare i più ferventi sostenitori della monarchia che ‘inorridirebbero’ persino, dato il ‘tradimento’ della royal family”. Può darsi, ma con quest’ultima frase, forse, l’esperto sta correndo un po’ troppo. Il fatto che i Windsor possano decidere di accettare l’invito agli Invictus Games non significa affatto che Harry e Meghan torneranno a corte, né che avranno di nuovo un ruolo pubblico. Stando alle fonti né Carlo III né William avrebbero intenzione di riaccogliere la coppia a Palazzo.

Sovrapposizione di eventi

C’è un altro dettaglio, per nulla trascurabile, che rende ancora più incerta la presenza dei reali: gli Invictus Games 2027 coincidono con una ricorrenza importante per il regno. I giochi, infatti, si svolgeranno dal 12 al 17 luglio 2027, ma proprio in quest’ultima data la regina Camilla compirà 80 anni. Di certo saranno già in preparazione degli eventi per festeggiare il compleanno royal. D’altra parte, però, i reali potrebbero prendere parte alla cerimonia d’apertura, per esempio, in modo da non creare alcuna sovrapposizione e nessun conseguente conflitto familiare.

Sfida a Sua Maestà

La mancanza di fiducia della royal family nei confronti di Harry, il problema della sicurezza, i sospetti e l’astio di William renderebbero “l’invito a partecipare agli Invictus una sfida diretta a Re Carlo”, dice ancora Fitzwilliams. Se questa fosse una sfida personale di Harry? Se si trattasse di un tranello per la famiglia reale? “I reali hanno sempre, ampiamente sostenuto gli Invictus e sono orgogliosi di ciò che Harry ha ottenuto in quell’ambito”, puntualizza un insider al Daily Mail, spiegando che l’invito sarebbe “un’offerta di pace dal principe che potrebbe essere ricambiata”.

E se non accadesse? Se alla fine Carlo William e Kate decidessero davvero di ignorare gli Invictus Games, come la prenderebbe Harry? La speranza è che un eventuale diniego non diventi materiale per nuovi libri e interviste, come già accaduto. Se il duca di Sussex usasse la possibile assenza dei parenti ai giochi per conquistare l’attenzione mediatica, tradendo ancora la fiducia della Corona, per lui le porte del Palazzo potrebbero chiudersi per sempre.

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