La mossa del principe William per salvare i malati dal Covid

Il principe William vuole dare un aiuto concreto alla lotta contro il Coronavirus consentendo alle eliambulanze di fare rifornimento a Kensington Palace, in modo da guadagnare tempo per salvare vite

La mossa del principe William per salvare i malati dal Covid

Alla fine di marzo 2020, quando gli ospedali di tutta Europa erano stretti nella morsa del Coronavirus e ogni giorno arrivavano sempre più malati bisognosi di terapie intensive quasi al collasso, il principe William prese una decisione difficile. Tornare a guidare i mezzi dell’elisoccorso della London Air Ambulance. Come ricorda Vanity Fair, nel 2014 il futuro re d’Inghilterra lasciò la Royal Air Force per diventare pilota di elicotteri da soccorso nella East Anglian Air Ambulance. Vi rimase per quattro anni, occupandosi delle emergenze causate da incidenti stradali.

All’epoca Buckingham Palace definì l’atteggiamento del principe William “estremamente motivato” e aggiunse: “Vede questo impegno come una forma vera di servizio pubblico: aiutare la gente nei momenti di maggiore difficoltà”. Il duca di Cambridge credeva moltissimo in ciò che stava facendo, sentiva di poter dare un vero aiuto a quello che un giorno sarà il suo popolo, uscendo dalle mura protettive di Buckingham Palace. Nel 2017, però, dovette abbandonare l’incarico. La regina Elisabetta aveva intenzione di conferirgli incarichi di rappresentanza sempre più impegnativi, attività che lei non sentiva più di poter svolgere al meglio per motivi di età.

Così il principe William annunciò il suo ritiro, seppur con la tristezza nel cuore, commentando: “Appendo la mia tuta da pilota al chiodo, fiero di aver servito con una straordinaria squadra di persone, che ogni giorno ha salvato vite umane”. Quel periodo della sua vita, nonostante le difficoltà, deve aver lasciato un segno indelebile nell’animo del duca, al punto da spingerlo a mettersi di nuovo a disposizione per combattere la pandemia da coronavirus. Sembra che William abbia rivelato di voler indossare di nuovo la divisa durante una visita a un call center del National Health Service a Croydon, Londra.

A tal proposito una fonte ha dichiarato al Sun: “William ha preso seriamente in considerazione l’idea di tornare a lavorare come pilota di ambulanza aerea per aiutare durante questa pandemia” e ha concluso: “Sa che l’intero Paese sta facendo la sua parte, vuole essere utile anche lui”. Purtroppo, però, le cose sono andate diversamente e il principe William ha dovuto rinunciare al sogno di tornare a pilotare una eliambulanza. Il Covid-19 ha colpito anche il principe Carlo, generando una certa apprensione tra i Windsor. Inoltre con la regina Elisabetta in quarantena al Castello di Windsor, il principe Harry a Los Angeles e il principe Andrea ritiratosi a vita privata, il duca di Cambridge è l’unica figura in grado di traghettare la royal family oltre questo triste periodo.

L’insider del Sun ha sottolineato: “La presenza di un principe forte e in salute in questo momento è fondamentale per la monarchia”. Il principe William, però, non si è arreso e ha trovato un altro modo per rendersi utile, come spiega una fonte all’Evening Standard: “Il duca di Cambridge ha dato il permesso alle ambulanze aeree di atterrare nei giardini di Kensington Palace per fare rifornimento” e ha precisato:“C’è già un’area preposta, dove di solito arrivano gli elicotteri reali. L’obiettivo di questa concessione? Evitare a medici e paramedici di volare fino a Watford per fare rifornimento. Guadagnare tempo prezioso può significare salvare più vite”.

La fonte ha anche sottolineato che i mezzi dell’elisoccorso “potranno decollare e atterrare a Perks Field, uno spazio vicinissimo a dove vivono e lavorano William e Kate”. Ora, come sappiamo, i duchi di Cambridge si trovano in isolamento con i figli ad Anmer Hall, nel Norfolk, in attesa di poter tornare a Londra e tentare di riprendere le loro vite forse con una nuova normalità che accompagnerà per un po’ di tempo tutto il mondo.

La concessione del principe William rimane un gesto encomiabile e che verrà ricordato, un’iniziativa realizzata da chi non ha dimenticato cosa significhi dover prestare soccorso a una persona che rischia la vita, agire e prendere decisioni complesse nel più breve tempo possibile, con prontezza di riflessi, spiccata sensibilità e altruismo nei confronti dei più deboli.

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