Quando Beethoven è da collezione

Uno spartito può essere un investimento? A giudicare dal daffare che si danno i collezionisti di mezzo mondo, la risposta può essere tranquillamente sì. L'ultimo esempio arriva dagli Usa, dove una pagina di una partitura vergata da Ludwig van Beethoven è stata venduta all'asta nientemeno che alla cifra di centomila dollari. Una «paginetta» scoperta per caso in una casa del Connecticut, in un luogo che non si è capito come ci sia finita. La notizia è stata lanciata dal Greenwich Time, diventando nel giro di un niente una ghiottoneria per il web, ovvero una curiosità che ha fatto il giro del mondo, virale. A trovare lo spartito di Ludwig van è stato un perito, Brendan Ryan, che lo ha notato mentre visitava l'abitazione di una signora che voleva vendere alcuni effetti personali. L'esperto in questione avrebbe riconosciuto la calligrafia del grande compositore di Bonn dalle frasi in tedesco e dai simboli perché in precedenza aveva già visionato carteggi del genere. Ricercatori del ramo successivamente hanno verificato l'autenticità dello spartito, facendolo risalire al 1810. In quel periodo il «buon Beethoven» si cimentava con composizioni dedicate alla banda; ma in quei mesi scrisse anche in quartetto conosciuto come il «Serioso».

Notizie che rimbalzano online con improvvise esplosioni di entusiasmo e interesse a bolla di sapone. Come qualche giorno fa, il 17 dicembre, quando la rete ricordava il presunto compleanno del genio diventato sordo, che taluni fissano un giorno prima. Curiosità: pare che neppure lui sapesse bene quando era nato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica