Cultura e Spettacoli

Il radiodramma su Depero, il futurista che andò in Usa

Il radiodramma su Depero,  il futurista che andò in Usa

Millecinquecento documenti consultati. Quattro mesi per scrivere la sceneggiatura. E sedici attori per un copione di 166 pagine. Sono i numeri del radiodramma My name is Depero in onda sulla ReteDue della Rsi da oggi, 11 maggio, al 22, alle 13,30 dal lunedì al venerdì. La regia è di Gaetano Cappa che ha curato la sceneggiatura con Marco Drago.

Protagonista, con una voce e una impostazione davvero all'altezza della situazione, è Massimiliano Speziani. Ma qual è la trama? Partendo dai documenti consultati al Fondo Depero del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, prende spunto da una intervista radiofonica del 1933 all'Eiar (ora Rai) di Fortunato Depero, pittore e poeta futurista che a settembre del 1928 si era imbarcato da Genova sul transatlantico Augustus destinazione New York. Da lì poi tornò nel 1930, senza grandi successi.

Nella trasmissione radiofonica Impressioni d'America, che andò in onda nel 1933, Depero non si concentrò su di un solo aspetto ma raccontò un po' di tutto del viaggio, dall'arrivo in una piccola pensione alle prime mostre di successo ma con poche vendite fino al raggiungimento della consapevolezza, specie dopo il crollo di Wall Street nel 1929, che i newyorchesi fossero soprattutto avvolti dalla frenesia del guadagno, del riscatto, della produttività. Nonostante tutto, la metropoli esercitò su di lui un fascino clamoroso che rappresentò scrivendo lettere a tutti, Marinetti compreso. In sostanza, la trasferta del pittore futurista si tradusse in un fiasco imprenditoriale ma in un grande arricchimento umano e artistico. Tutto questo si ritrova da oggi nei 210 minuti di radiodramma, che hanno un allestimento corale (non solo una o due voci, ma ben 16) e un montaggio preciso e raffinato.

Nell'epoca del podcast e dei racconti radio, questo è un ottimo esempio da seguire.

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