Radiogiornale

Già dalla prima puntata Rds Academy ha mostrato il suo Dna: quello di sfruttare la televisione (Sky Uno Hd) per selezionare speaker radiofonici. Otto concorrenti individuati attraverso il casting di circa 6000 aspiranti (autocandidatisi con video provini inviati al sito e alla app di Rds) per questa terza edizione che ha una caratteristica unica in Italia (cercare il talento dei prossimi deejay, qualcosa di simile a ciò che, in formato solo radiofonico, ha fatto Radio2) e una nuova prospettiva che si aggiunge a quelle delle altre due edizioni. Stavolta uno degli otto «finalisti» sarà selezionato da Radio24 per un'esperienza professionale nell'emittente. A valutare tutto, c'è una giuria competente: Anna Pettinelli, Giuseppe Cruciani e Matteo Maffucci degli Zero Assoluto. Tre modi diversi di stare dietro al microfono. E tre prospettive diverse per chiunque voglia affrontare uno dei mestieri più emozionanti e, se possibile, nutrienti in circolazione: la radio di intrattenimento, quella aggressiva e quella strettamente musicale. Non a caso, Anna Pettinelli ha raccontato di «litigate furiose» con Cruciani proprio per le loro differenze di vedute. A fare da ago della bilancia sarà proprio Maffucci il quale, per fortuna, considera «determinante» la conoscenza della musica per chi decide di accendere un microfono.

Un bell'esperimento che, al di là dei risultati di ascolto televisivi, conferma il bisogno di individuare i deejay del futuro, obbligatoriamente sensibili alle variazioni del mercato e alla frammentazione del pubblico che spesso vengono sottovalutate dagli editori.

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