La radio è la nuova scommessa di Cristina D'Avena. Iniziata bene

La radio è la nuova scommessa di Cristina D'Avena. Per ora si guadagna l'applauso per chi non si adagia sugli allori ma ha sempre voglia di rimettersi in gioco

La radio è la nuova scommessa di Cristina D'Avena. Iniziata bene

Dopotutto s'è visto subito che l'aspettavano in tanti: quando Cristina D'Avena ha debuttato con Barbara Foria e Armando Piccolillo sabato mattina dalle 9 alle 11 in Chi c'è c'è, chi non c'è non parla su Rtl 102.5, è partita la mitragliata di telefonate e di Zoom dei fan collegati. Lei, prima di andare in onda, aveva spiegato di essere felice «di tornare dopo tanto tempo alla conduzione radiofonica, che da sempre è una delle mie passioni. In questo periodo in cui il contatto con il pubblico dal vivo non è possibile, sarà emozionante entrare nelle case degli ascoltatori della più grande radio italiana con un programma di intrattenimento divertente». In effetti la «squadra» nella quale è entrata è ben rodata da anni perché Foria e Piccolillo sono in perfetto equilibrio, si punzecchiano, ridono, hanno gli automatismi giusti e fanno correr via un programma nel quale gli ascoltatori segnalano disservizi e presunte ingiustizie subite. Chi c'è c'è, chi non c'è non parla è una sorta di ombudsman, di «difensore civico» di chi si rivolge alla radio perché crede di essere stato raggirato o di aver comunque subito un danno ingiusto. In questo contesto, Cristina D'Avena si calerà perfettamente perché chi meglio di lei è abituata al rapporto con il pubblico? Oltre ad aver cantato alcune delle sigle più famose e ricordate della televisione italiana, ha da sempre un contatto molto stretto con i fan, sia sui social che dal vivo. Ma come è andata la prima puntata? Di certo per Cristina D'Avena non è stato facile entrare in un meccanismo così stringente come quello imposto dalla radio. Interventi da pochi secondi, ritmo frenetico, battute veloci.

Ma il suo stile è già ben chiaro e nelle prossime puntate sarà ancora più a fuoco. Per ora si guadagna comunque l'applauso per chi non si adagia sugli allori ma ha sempre voglia di rimettersi in gioco con nuove esperienze.

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