Avrebbe dovuto essere il giorno della «sentenza» sulla possibile esclusione dal Festival di Junior Cally. Invece è diventata un'altra sfilata di accuse contro l'edizione numero 70 di Sanremo. Prima il quotidiano Avvenire, con un articolo «contro» Amadeus e le sue dichiarazioni sulle donne, poi il consigliere Rai Igor De Biasio che ha chiesto «quali decisioni siano state concordate tra l'amministratore delegato (Salini - ndr) e il direttore artistico (Amadeus - ndr) in merito agli artisti ammessi sul palco» e «quali e quanti siano stati gli incontri tra l'ad e il direttore artistico ai quali abbia partecipato anche l'agente Lucio Presta».
Nel frattempo su Sanremo si agita anche lo spettro di una «class action» perché la Rete per la parità ha affidato a un avvocato l'atto di diffida propedeutico a una «class action»per violazioni dei divieti di discriminazioni, incitazioni alla violenza e all'odio e di messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona. Non bastasse, il Moige ha chiesto l'esclusione di Junior Cally perché «il pubblico familiare non può accettare chi manda un messaggio offensivo, degradante e devastante contro le nostre figlie».
Oltretutto su Junior Cally piomba anche il giudizio di Salvini: «Non arte, ma cacca, non lo vogliamo al Festival». Insomma, più che Sanremo, sembra il Tribunale per i diritti dell'uomo e Amadeus un criminale di guerra.
In attesa che i gli animi si plachino (ma sembra difficile), Al Bano conferma che sarà all'Ariston con Romina Power dopo aver superato «lo scoglio» del cachet. Canteranno i brani storici della loro carriera e un inedito scritto da Cristiano Malgioglio e intitolato Raccogli l'attimo.
Infine ieri sono anche stati resi noti i duetti e le cover della serata del giovedì.
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