La regina Elisabetta viaggiava con un medico al suo servizio

Quando viaggiava all’estero la regina Elisabetta aveva sempre accanto la presenza di un medico militare per qualunque evenienza

La regina Elisabetta viaggiava con un medico al suo servizio

La regina Elisabetta ha viaggiato moltissimo negli anni del suo lungo regno. Kate Middleton e Meghan Markle sono ben lontane dal raggiungere il numero di chilometri macinati da Sua Maestà in giro per il mondo, ma è anche vero che le due duchesse condividono oneri e onori della royal family da un tempo relativamente breve (soprattutto Meghan). Secondo il magazine Express, c’è una grande differenza tra i viaggi della regina Elisabetta e quelli di Meghan e Kate. Quando la sovrana compiva ancora i suoi tour in diversi Paesi del mondo, era sempre accompagnata da un medico della Marina militare britannica. Può sembrare ovvio che vi sia questo tipo di attenzione per una monarca, ma spesso non ci fermiamo a riflettere sull’importanza della figura del medico in frangenti simili.

Il royal reporter Gordon Rayner ha seguito Sua Maestà in circa 20 royal tour, imparando molte cose interessanti e persino stravaganti sui viaggi della royal family. Al Telegraph il giornalista ha dichiarato che uno dei compiti più importanti del dottore che accompagnava la regina Elisabetta in tour era quello di cercare in anticipo l’ospedale più vicino al luogo in cui la sovrana si sarebbe recata. Sembra facile, ma teniamo conto del fatto che il medico aveva non solo la responsabilità dell’incolumità di una vita, ma anche di una persona non comune, di un Capo di Stato.

Naturalmente il medico doveva avere con sé tutto il necessario in caso di incidente, doveva essere pronto a intervenire in ogni momento. Rayner ha aggiunto che doveva anche portare “una pesante borsa da medico che conteneva un defibrillatore portatile e ogni tipo di medicina d’emergenza”. A quanto pare il dottore non perdeva mai di vista la regina Elisabetta e sembra perfino che rimanesse sempre a pochi passi da lei per scongiurare ogni pericolo. Gli occhi dei fans erano puntati sulla monarca e nessuno si è mai accorto di questa presenza discreta ma fondamentale. Se la sovrana si recava in un Paese che non poteva garantirle una sufficiente assistenza medica e, in special modo, una trasfusione con tutte le misure di sicurezza necessarie, lo staff regale provvedeva a includere nel bagaglio una sacca di sangue compatibile con quello della sovrana.

Le cose sono molto diverse per il principe William, il principe Harry e le loro mogli. Durante i loro tour all’estero non c’è un medico ad accompagnarli. Tuttavia l’entourage della royal family previene ogni rischio assegnando con largo anticipo ai duchi dei medici del posto che visiteranno. Il principe Carlo, invece, viaggia sempre con una sacca del suo sangue e ha un suo medico personale durante i viaggi all’estero. Anche nel suo caso si tratta di un ufficiale della Marina militare. Se durante i royal tour sopravvenissero dei problemi, o accadessero degli incidenti molto gravi, bisognerebbe valutare la possibilità di un rientro in patria. Se ciò non fosse consigliabile, l’esponente della royal family dovrebbe affidarsi a un ospedale del luogo visitato.

Naturalmente in quel caso entrerebbero in gioco enormi responsabilità anche per quel che concerne la sicurezza. Pensiamo all’incidente fatale di Lady Diana. La principessa del Galles non era più Sua Altezza Reale, ma aveva mantenuto il titolo nobiliare ed era comunque la madre del futuro re d’Inghilterra. Nessun dottore viaggiava al suo seguito, dal momento che Diana non era più un membro della famiglia reale.

Quando accadde il terribile incidente sotto al Tunnel dell’Alma, la principessa venne ricoverata e operata in un ospedale parigino, il Pitié-Salpêtrière, dove arrivò in condizioni già disperate. Era impossibile pensare a un trasferimento a Londra, città in cui Lady Diana tornò, purtroppo, da morta.

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