Cultura e Spettacoli

La richiesta di un cliente a Gordon Ramsay: "Vorrei un soufflé alla cocaina"

Gordon Ramsay ha raccontato alcuni segreti sull'abuso di cocaina nel mondo della ristorazione e considera la droga un segreto sporco del mestiere

La richiesta di un cliente a Gordon Ramsay: "Vorrei un soufflé alla cocaina"

"Nella ristorazione l’uso della cocaina è molto diffuso: una volta, ad una cena di beneficienza, un cliente mi chiese di spargere cocaina su un soufflé mescolandola allo zucchero a velo".

Il racconto di Gordon Ramsay in un'intervista a Radio Times ha svelato dei retroscena sull'abuso di stupefacenti che alcuni cuochi fanno per reggere lo stress di un lavoro dai ritmi impossibili.

Ma per "mascherare" la cocaina lo chef britannico ha deciso di "caramellare lo zucchero sul soufflé così che non potessero capire che non avevo aggiunto la droga, quindi me ne andai dalla porta di servizio sul retro, senza neppure salutare".

"Quello della droga è il piccolo sporco segreto del nostro mestiere", un segreto di Pulcinella, dice ancora Ramsay. Una volta uno dei suoi commensali si portò un piatto nei bagni per poter lo usare come piano da cui sniffare cocaina.

Nei suoi 31 ristoranti in giro per il mondo lo chef pretende controlli minuziosi nelle toilette per verificare l’eventuale presenza di droga nascosta.

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