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Rissa in discoteca, Fedez nega: "Se fosse vero, sarei in arresto"

Il rapper rifiuta il selfie e scatta la rissa: ferita una ragazza. Ma lui si difende su Facebook: "Non sono pazzo che lancia bottiglie e insulta poliziotti"

Rissa in discoteca, Fedez nega: "Se fosse vero, sarei in arresto"

Con un video postato sul suo profilo Facebook, Fedez racconta la sua verità sulla lite di ieri sera in una discoteca di Milano. "Se fosse vero - dice - io dovrei essere in stato di arresto e nessuno mi ha messo le manette". E aggiunge: "Il personaggio che tentano di cucirmi addosso da mesi è molto lontano dalla realtà, ma purtroppo - scrive il rapper nel breve post che accompagna il video - è Davide contro Golia".

Fedez non ci sta a figurare "come un pazzo che urlava in un locale ’sono un vip’, lanciando bottiglie in testa alla gente e insultando poliziotti". Ecco quindi quanto successo nelle parole del protagonista: "Mi hanno informato di una ragazza che sanguinava, non so dirvi la dinamica di come questa ragazza si sia fatta male, sta di fatto - racconta - che mi sono prodigato per primo, forse l’unico, a chiamare un’ambulanza. Successivamente mi è arrivato un pugno in faccia ingiustificatamente senza motivo, forse un bicchiere, e mi si è rotto un labbro". A questo punto il rapper decide di "chiamare la polizia per ristabilire un senso di civiltà e identificare chi mi aveva aggredito", ma "da subito le forze dell’ordine si presentano in una maniera molto reticente nei miei confronti, tanto che - prosegue - respiro un’aria parecchio tesa, dove avverto un certo pregiudizio nei miei confronti, tanto da dover impugnare il mio telefono, che purtroppo non funzionava bene, per fare video sporadici dove finalmente posso dimostrare che il mio colloquio è stato più che civile ed educato".

"Non ho insultato nessuno - incalza Fedez - un poliziotto senza minimamente accertarsi di quanto dicevo mi ha accusato di aver tirato una bottiglia a una ragazza e alla mia richiesta di ripeterlo in video ovviamente non l’ha fatto perché si trattava di una mera non minaccia, ma di una maniera per intimorirmi. Non ho capito la situazione, mi sono spaventato e ho cercato di difendermi con il telefonino cercando di riprendere gli insulti, ma ovviamente quando li riprendevo non li ripetevano, ho del materiale - afferma - che porterò nelle sedi opportune e sto cercando di capire se lo posso divulgare pubblicamente, ormai la notizia è pubblica ed è giusto che tutti vedano cò che è successo". Subito dopo essere uscito dalla Questura, continua Fedez, "la Questura di Milano fa uscire un’Ansa che mi dipinge come un pazzo psicopatico: questo si collega a un pregresso che è un sindacato di polizia che mi dà dell’invertito, nessuno in quel momento ha gridato allo scandalo, ho paura che alcune forze dell’ordine pensino che io sia un loro nemico, io ho rispetto per lavoro che fanno, ho un forte senso civico, non mi permetterei di insultare gratuitamente un agente di polizia".

Fedez dice di essere molto dispiacuto per l'accaduto: "Sono avvilito, stanco, non ho chiuso occhio e sono anche un po' spaventato".

E conclude: "Comunque la verità è che sono stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e io ho denunciato per abuso di potere".

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