Cultura e Spettacoli

Ritorno alle origini per i coniugi Warren

Esperti del paranormale? Difficile affermarlo con certezza

Ritorno alle origini per i coniugi Warren

Esperti del paranormale? Difficile affermarlo con certezza. Ed e Lorraine Warren sono stati, certamente, due personaggi controversi, per via di quei racconti che, secondo i più, erano infarciti di particolari creati ad arte per rendere le loro storie, di possessione e non solo, più interessanti ed accattivanti. Per dire, Amityville e la famosa casa infestata vide il loro coinvolgimento. Così come la «bambola indemoniata» Annabelle, aveva attraversato il loro cammino, finendo anche nella loro collezione privata, vero e proprio Museo dell'Occulto. Due personaggi simili non potevano che ispirare una saga cinematografica, ribattezzata The Conjuring, dalla quale sono stati tratti anche prequel e spin-off (come i film su Annabelle o quelli su The Nun) di grande successo. Arriva ora, nelle sale, il terzo capitolo della serie principale, The Conjuring - Per ordine del diavolo, che si rifa al caso vero, e storico, che coinvolse Arne Johnson. Per la prima volta, infatti, un avvocato portò, a difesa del suo cliente, la tesi che l'assassino agì così in quanto indemoniato. Coinvolgendo i due coniugi che «accertarono» l'avvenuta possessione. Non vi sveliamo come andò il processo per non togliervi il finale del film. L'horror con protagonisti i Warren rappresenta una sorta di ritorno a casa, alle origini della saga. Già dalla scena di apertura, molto ben fatta, nella quale si esorcizza il piccolo David, fratello minore della fidanzata di Arne, con tanto di trasferimento della possessione dal ragazzino al futuro killer, sono evidenti i segnali di questa svolta nella serie. Pur essendoci di mezzo un tribunale, la scelta è stata quella di lasciar fuori l'aula (se non per brevi scene). Il film riesce a ben equilibrare sia la parte horror, sia quella thriller, che riguarda l'indagine svolta dai coniugi, alla ricerca delle origini della possessione diabolica. Tra le novità, anche il ruolo più centrale affidato a Vera Farmiga e alcuni momenti di leggerezza mai visti prima di questo terzo capitolo.

Insomma, un titolo «trasversale», che abbraccia più generi, pensato per un pubblico più adulto, con qualche evidente pecca, ma, nel complesso, soddisfacente.

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