Cultura e Spettacoli

Ritrovati i film di Stanlio e Ollio non in coppia

Prima di lavorare insieme, Laurel e Hardy avevano girato decine di pellicole da solisti. Alcune restaurate dalla Cineteca nazionale

Ritrovati i film  di Stanlio e Ollio  non in coppia

Pedro ArmocidaStanlio e Ollio solisti. No, non è uno dei titoli della coppia comica più famosa del cinema. E' la storia, alla fine poco conosciuta, dei due grandi attori, Stan Laurel e Oliver Hardy, prima della trasformazione nei leggendari Stanlio e Ollio. I due hanno all'attivo rispettivamente ottanta e quasi duecentocinquanta titoli prima del loro incontro sul set nel 1926. Arthur Stanley Jefferson poi noto come Stan Laurel, nato in Gran Bretagna nel 1890, era figlio d'arte e nonostante il padre (autore, produttore, attore e direttore di teatro) immaginasse per lui i migliori college, il ragazzo andava in giro a chiedere particine agli impresari presentandosi così: «I'm funny». E quel «sono divertente», confermato da una mimica facciale assolutamente unica e originale, sarà il suo marchio di fabbrica per sempre. Mentre Oliver Hardy, nato negli Stati Uniti nel 1892, non aveva parenti nel mondo dello spettacolo (il padre era avvocato), amava la musica - aveva una voce tenorile - ma dovette aiutare la famiglia in difficoltà lavorando in una sala cinematografica. Da lì l'idea di fare l'attore, ma i suoi modi gentili e cortesi non trovarono corrispondenza nei ruoli che gli venivano affidati, sempre gli stessi, di «grassone cattivo», visti i suoi 120 chili per quasi un metro e novanta di altezza. Caratteristiche che non perderà neanche quando sarà Ollio. L'occasione per riparlare di Stanlio e Ollio «solisti» viene da una preziosa riscoperta della Cineteca nazionale del Centro sperimentale di cinematografia di due loro film, ora restaurati, che verranno proiettati accompagnati dal Conservatore Emiliano Morreale in anteprima mondiale alla 13a edizione di «To Save and Project», in programma da oggi al 25 novembre al MoMA di New York.Si tratta di Maids and Muslin, diretto da Noel Mason Smith, che ha per protagonista Oliver Hardy, e di Monsieur Don't Care di Percy Pembroke con Stan Laurel, cortometraggio considerato fino ad oggi perduto. Nel primo Ollio si contende col socio in affari le attenzioni di una cassiera e già sono visibili alcune caratteristiche delle sue tipiche gag romantiche che poi porterà nei film della coppia. Distribuito in Italia con il titolo Fridolen direttore dei grandi magazzini, il film ottiene un grande successo tra il 1923 e il 1924. Nel secondo, dello stesso periodo ma uscito da noi quattro anni dopo con il titolo Monsieur Bocher, Stanlio di cui ricorre quest'anno il cinquantesimo anniversario della scomparsa è assoluto mattatore, anche in versione en travesti, nei panni di Rhubarb Vaselino. Come si può facilmente intuire, una spassosa parodia di Rodolfo Valentino e di uno dei suoi successi, Monsieur Beaucaire. Stan Laurel ha poi proseguito la sua carriera da solista girando parecchie parodie, come quella di Dr. Jekyll and Mr. Hyde del 1920 con John Barrymore che lui trasformò in Dr. Pyckle and Mr. Pryde, confluite infine nelle famose «dodici Stan Laurel comedies» prodotte da Joe Rock. Grazie a questi successi fu messo sotto contratto da Hal Roach che lo fece lavorare soprattutto come regista e gagman. Fu proprio grazie a questo produttore (oltre al regista e sceneggiatore Leo McCarey) che Stan e Oliver iniziarono a lavorare insieme anni dopo essere apparsi in una stessa comica, Lucky dog di Jess Robbins del 1917. Stanlio e Ollio si incontrano nel 1926 in Get 'em young, film in cui Laurel fu costretto ad abbandonare la regia per sostituire Hardy, infortunatosi. Il debutto da protagonisti avviene nel 1927 in Putting pants on Philip di Clyde Bruckman, in cui iniziano a definire meglio i loro personaggi, così come nel coevo Zuppa d'anatra" di Fred Guiol.

Sono le prime mosse di quella che diventerà l'immensa coppia comica spezzata solo dalla morte di Ollio nel 1957: «Una specie di miracolo di completezza e complementarità», come li ha definiti un giovane Marco Giusti nella mitica collana di cinema del Castoro.

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