Sanremo, il giorno dei No: Conti non farà il 4° Festival e De Filippi non resterà in Rai

La prima puntata della kermesse musicale si chiude in positivo, con oltre il 50 per cento di share, ma è già tempo di addii

Sanremo, il giorno dei No: Conti non farà il 4° Festival e De Filippi non resterà in Rai

Tra canzoni, ospiti e le immancabili polemiche si è chiusa la prima serata della 67° edizione del Festival di Sanremo con ascolti da record: oltre il 50 per cento di share.

Ma nella consueta conferenza stampa del giorno dopo si respira già aria di malinconia. Alla sua terza conduzione della kermesse, Carlo Conti ha annunciato che non si farà convincere a salire sul palco per una quarta volta. "Sono proprio, non sicuro, ma sicurissimo ancora di più, ora che ci sono stati questi numeri - dice Conti - Già il primo anno il 49.90 per cento è stata una cosa clamorosa, il secondo il 49.93 per cento ancora più clamorosa, quest'anno per ora il 50.37 per cento è incredibile. Sono orgoglioso del lavoro fatto, però basta. E poi ricordatevi che noi fiorentini quando diciamo che ci ritiriamo, ci ritiriamo". Il riferimento ironico è al concittadino ed ex presidente del consiglio Matteo Renzi e alla mancata promessa di lasciare la politica in caso di sconfitta al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre.

Soddisfatta anche Maria De Filippi che, nonostante qualche incertezza iniziale dovuta probabilmente all'emozione, è stata la protagonista della prima serata di Sanremo. Solo a lei sono infatti stati dedicati ben mezzo milione di tweet, segno che la scelta di Conti è stata gradita dal pubblico. Ma durante la conferenza stampa è la stessa conduttrice di Canale 5 a escludere una sua permenenza nelle reti statali. "Non mi sento un collante, giuro che sono venuta a Sanremo portando me stessa. Forse si rivedono dei momenti della televisione che faccio e che so fare. Non so fare altro. Ho portato due autori, ma ci siamo inseriti in quello che avevano stabilito la Rai, Carlo Conti e gli autori - ha raccontato la De Filippi - Sabato saluterò grata e felice di esserci stata. Lo ricorderò con piacere. Ieri mi sono anche riuscita a divertire e spero di continuare a farlo, ma non con la voglia di condurre questo programma che appartiene alla Rai. E il mio futuro non è in Rai".

L'ultimo no riguarda una futura collaborazione tra rete pubblica e privata. Il direttore Andrea Fabiano esclude possibili fusioni tra Rai e Mediaset. "Il Festival è un luogo che appartiene a tutti, come fosse extraterritoriale", ha aggiunto Fabiano, ricordando che "non sono mancati nella storia momenti in cui siano venuti importanti personaggi che in quel momento frequentavano Mediaset o che erano stati in Rai".

Quella fatta per l'edizione numero 67 del Festival "è stata una scelta - ha concluso sull'argomento il direttore di Rai1, al suo esordio in questo ruolo al Festival - che ha messo in evidenza due fuoriclasse lavorare insieme, unendo il loro modo di condurre".

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