Era il 1938 quando furono inventate le prime candid camera, negli Stati Uniti. Poi ci fu Nanni Loi, poi Gerry Scotti, poi Scherzi a parte, ma il genere ha conosciuto una rinascita grazie al web, anche qui soprattutto negli Stati Uniti, non per altro i video più visualizzati sono quelli dei prank, scherzi appunto, con telecamera nascosta. Ma oggi noi italiani abbiamo superato i maestri.
Non so se chi legge frequenta Youtube, ma se lo fate non potete non conoscere i theShow. Un fenomeno con tre milioni di iscritti, mica pizza e fichi. E mica come i prank trucidi di molti americani, meglio ancora, più colti, più raffinati, più irriverenti ma più eleganti, più riflessivi anche, non per altro le loro candid le chiamano esperimenti sociali.
I due protagonisti sono anche i due ideatori, si chiamano Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, ho provato a contattarli ma c'è da fare una trafila tra agenti e uffici stampa che ciaone, questi youtuber se la tirano veramente tanto, e io sono uno scrittore senza molta pazienza, mi rompo le palle subito e penso dovrebbero essere gli altri a venire da me, e non è che Proust può stare dietro a due ventenni.
O magari Proust ci sarebbe stato dietro ma per altri motivi, visto che era omosessuale, perché Alessio e Alessandro sono due fighi: Alessio è anche un culturista, ma non uno tutto muscoli e niente cervello, anzi, e Alessandro non è così palestrato ma è pure lui belloccio e quanto a acutezza e sfacciataggine non è da meno.
Cosa fanno questi due pazzi? Di tutto. A tal punto da essere liberatori, un antidoto alla banalità del vivere. Non per altro il loro libro, edito da Mondadori, si intitola Fallo, sottotitolo «teorie inutili ed esercizi pratici per vincere le paranoie ed essere vergognosamente felici». Teorie inutili affatto, in realtà. Come i loro video. Di cui sono diventato dipendente a tal punto da potermi candidare a una puntata della loro serie «E poi?» Cioè, cosa succede dopo quella tal candid camera? Bisogna aver studiato centinaia di video (è una nuova materia, si chiama theshowlogia), io sono preparatissimo.
Dicevo, liberatori. Totalmente liberatori. Nel senso che scoprirete che spesso, facendo cose strane, non succede nulla di grave. Magari succede il contrario, perché forse c'è una finta barriera sociale che non infrangiamo mai per convenzione, per conformismo, per eccesso di educazione che diventa castrazione. Siamo troppo diffidenti. Bisogna ispirarsi ai loro esperimenti sociali. Per vivere la realtà. O, come dicono loro, la realtà dentro la realtà.
Tra le loro candid più viste: fare i complimenti al padrone del cane e non al cane. Inscenare un documentario scientifico su una commessa di un negozio come fosse un animale di Quark, e quando si arrabbia spruzzarla con urina della Guardia di Finanza. Soluzioni per vivere senza pagare, ordinando a domicilio, e facendosi trovare in una situazione tipo Breaking Bad, con il rider che scappa spaventato da un'esplosione chimica. Oppure provare a andare in giro e sedersi sulla gente (educatamente, magari dichiarando che abbiamo solo bisogno di affetto). Sguinzagliare ragazze (le ormai famose The Aktriz) per fare adescare uomini a San Valentino, di fronte alla loro fidanzata. Ma anche esperimenti sociali che fanno riflettere, come mettere gli italiani di fronte al loro razzismo, salvo poi trovarsi davanti un intervistatore immigrato e ritrattare tutto.
In ogni caso grazie ai theShow sono diventato un uomo migliore. Peggiore ma migliore. O forse migliore perché peggiore. Perché Alessio e Alessandro, il cui successo ormai li ha portati a divenire imprenditori (hanno un vero e proprio palinsesto, con appuntamenti settimanali, con svariati format e attori), ti fanno vedere come molte cose che non faresti mai, molte cose che riterresti sconvenienti, sono possibili.
Tipo avere il numero di una ragazza che hai visto in un bar e ti piace, perché non andare lì e chiederglielo direttamente? Non c'è bisogno di alcol, basta prendere a esempio dai theShow. A loro funziona. Non sempre, ma spesso funziona. Certo, a loro funziona perché sono due giovani fighi. A uno scrittore quarantanovenne come me meno (tranne per chi mi ha letto). Ma ho una soluzione: vi prego, Alessio e Alessandro, prendetemi con voi.
Anche perché sono trent'anni che scrivo, sono stanco. Voglio fare prank, e con voi, solo con voi, sono un uomo fedele. È una dichiarazione d'amore, e anche un'incredibile, letteraria richiesta di eutanasia per uno scrittore, magnifico.
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