Se mi rivedo in tv con Arbore capisco che ho una comicità molto popolare

Come al solito, la rete batte tutti sul tempo. E mentre fervono i preparativi dei due film biografici sul fondatore di Apple, Steve Jobs, scomparso nel 2011, il 15 aprile sul sito Funny or Die sbarca iSteve, commedia parodistica che non vuole assurgere al rango di biopic. Scritta da Ryan Perez in tre giorni, la sceneggiatura si basa sulla demistificazione dei luoghi comuni fioriti intorno a Jobs, trasformato in santino dai nerds che smanettano, lodando la deità del loro patrono. Naturalmente, la produttrice di tale parodia, Alison Hard, conosce i rischi ai quali va incontro e precisa: «Anche il più accanito fan di Jobs sarà costretto a ridere con noi». Tra l'altro, il protagonista dello scherzoso film di 70 minuti è il buffo Justin Long, attore noto per le sue apparizioni negli spot pubblicitari della Apple, dove faceva la parte del computer iMac.
Non sarà il miglior film sul geniale Jobs, ma certo sarà il primo. Affetta da elefantiasi produttiva, del resto, la Sony sta ancora al caro amico, quanto alla preparazione della cinebiografia di Jobs, affidata alla penna digitale di Aaron Sorkin, sceneggiatore del film su Facebook, The Social Network. Ed è nebbia sui tempi di consegna del costoso film, intanto che jOBS, l'altro biopic su di lui con Ashton Kutcher, a sua volta rimanda l'uscita nelle sale Usa. Presentato in gennaio al Sundance Festival, questo classico indie della Open Road non ha convinto la critica, che però apprezza la straordinaria somiglianza fisica di Kutcher con il mattatore della scena digitale. Invece, iSteve? «Nella più pura tradizione Internet, il film non si basa su una ricerca molto approfondita, ma su un rapido sguardo alla pagina Wikipedia su Steven Jobs. «È molto stupido, lo so, ma è uno sguardo sulla sua intera vita», spiega Ryan Perez illuminando il concetto ideativo di questo prodotto da Funny or Die, che, tradotto, sta per: Divertiti o crepa. Nel frattempo, il trailer di iSteve vanta numerosi contatti, affermando sempre più la web-commedia come genere a sé stante. Anche la parodia di Zero Dark Thirty, il film di Kathryn Bigelow su Bin Laden, è stato parodiato alla grande sul sito dedicato alle impenitenti caricature dello showbiz.

E mentre Kutcher è dimagrito venti chili, per calarsi nella parte dello spirituale Steve, finendo in clinica, terminate le riprese, Justin Long s'è fatto un sacco di risate ed è uscito dallo schermo del computer, in cui la pubblicità l'aveva relegato per decenni. L'intento satirico di iSteve, d'altronde, è già nel titolo, che cita l'iPhone e ogni prodotto hi-tech con prefisso «i».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica