Tu chiamale, se vuoi, confusioni. Ascolti una voce sullo schermo, ti aspetti un volto ma ne arriva un altro oppure non arriva proprio nulla.
È l'effetto doppiatori.
Prendete lo spot della Renault Espace, con Kevin Spacey che la guida sognando di diventare presidente degli Stati Uniti manco fosse in House of cards. Gira da tanto su tutti i canali tv. Come da tanto tempo su tutti i canali tv girano gli spot delle automobili Ford. Entrambi hanno la stessa voce, quella inimitabile di Roberto Pedicini, uno dei più grandi in circolazione, voce di tante superstar hollywoodiane (compreso Kevin Spacey) nonché di Rtl 102.5 e di svariate campagne solidali o di programmi radiofonici come, ai tempi, Alcatraz su Radio2: lui era Jack Folla, gigantesco successo degli anni Novanta. Insomma, una voce che fa la differenza. Ma talvolta fa anche confusione. Come nel caso di queste campagne pubblicitarie che promuovono prodotti diversi ma hanno la stessa voce portante. Ad ascoltarle a occhi chiusi l'effetto è, se permettete, un po' straniante. D'altronde i doppiatori italiani, che sono tra i migliori del mondo e spesso decretano la fortuna degli attori, si sono spesso esposti a questo «pericolo».
Ad esempio l'impareggiabile Ferruccio Amendola, che negli anni ha prestato la voce tra gli altri a De Niro, Pacino e Stallone in film che hanno fatto storia come Il padrino o C'era una volta in America. Ora tocca a Pedicini, una (bella) voce per due prodotti (diversi). Un piacere da ascoltare. Ma ad occhi bene aperti.PG
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