Gian Paolo SerinoRitorna in libreria Martin Amis, il più grande scrittore inglese contemporaneo: il suo romanzo Successo - pubblicato nel 1978 in Inghilterra, ma tutt'altro che datato - viene pubblicato da Einaudi in marzo, nella traduzione di Federica Aceto. Martin Amis ci porta alle origini delle proprie ossessioni: le pulsioni sessuali come specchio per raccontare le macerie morali della nostra società sempre più in declino, tra i vetri ormai infranti dei nostri io. I due protagonisti, voci narranti che si alternano di capitolo in capitolo, sono due fratelli adottivi: Gregory Riding, intellettuale che lavora in una galleria d'arte a Londra, un esteta che prova ogni esperienza limite, un bisessuale che non esita ad ammettere che sarebbe un «trisessuale se solo ci fosse un terzo sesso»; suo fratello Terry Service, adottato dalla famiglia di Gregory dopo che sua madre è morta e suo padre ha ucciso sua sorella.Chiaramente traumatizzato dalla situazione, Terry è uno yob, un membro della working class che ha «l'aspetto di un tipico piccolo borghese, quel tipo di persona che incontri per strada tutti i giorni e non noti né riconosci mai», uno yes-man che impicca la propria esistenza a nodi regimental e che ha difficoltà relazionali con le donne. Attraverso questi due personaggi, Martin Amis ci consegna uno dei suoi romanzi più riusciti: una perfetta e attualissima metafora che indaga vizi e limiti di una società come la nostra, dove a comandare è l'essenza dell'apparenza. Amis, che mai come in questo libro attinge moltissimo dai suoi scrittori prediletti come Nabokov e Saul Bellow, distrugge il nostro «falò delle vanità» di quel narcisismo che fa da specchio ai nostri segreti. Successo è il primo romanzo in cui Amis affronta la tematica del «doppio», che caratterizzerà anche Money, London Fields e, in particolar modo, L'informazione. Scritto nel 1978, Successo si colloca quindi dopo Dead Babies (da noi in corso di traduzione per Einaudi da Maurizia Balmelli) e prima di Altra Gente, che il grande James Ballard descrisse come «un thriller metafisico, Kafka girato nello stile di Psycho».Si può dire che Successo sia stato il primo romanzo veramente riuscito di Amis, il primo di fronte al quale la critica si è resa conto di confrontarsi non con un figlio d'arte mancato, ma con uno scrittore di altissimo livello. La sessualità diventa lo sguardo sul mondo, attraverso la rivalità tipica dei fratelli: Gregory è un sex-addicted, mentre Terry non riesce ad avere rapporti con una donna da sei mesi, come scrive in uno dei monologhi più tristi, ma più ricorrenti nella realtà di molti di noi: «In genere ho sempre pensato di avere un buon aspetto, o almeno non troppo male. Nella mia vita ho avuto una piccola quantità di ragazze insieme una certa quantità di ansia, imbarazzo e gratitudine. Ma adesso è tutto cambiato. Perché? Com'è potuto accadere? Le donne mi parlano, escono con me, mangiano con me, bevono con me, si baciano con me, arrivano perfino a condividere il mio letto. Ma scopano con me? Oh no, loro no, nossignore: e chi cazzo credono di essere loro, comunque, per non farlo con me?». È il narcisismo dilagante, la piaga sociale che diventa la cifra stilistica di un romanzo che, alla fine, mette il lettore davanti a un interrogativo che ognuno dovrebbe porsi: «Qualcuno sa dirmi cosa sta succedendo? Qual è la questione? Respiro abbastanza bene, credo - o comunque non credo di essere peggiorato da quel punto di vista. Recentemente non è accaduto niente di male al mio viso. I miei capelli cadono non più velocemente di quanto facessero prima.
Mi faccio un bagno ogni 36 ore, tranne l'inverno, e mi pettino accuratamente per appuntamenti terribili che mi capitano di tanto in tanto. Sto diventando un po' sovrappeso, sì, ma solo perché sto bevendo molto, in questi giorni. Voi non lo fareste?».@GianPaoloSerino- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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