Non l’aveva previsto nessuno, anzi. Dopo Ricky Martin, tutti si aspettavano un’altra popstar nel ruolo di direttore artistico di Amici. Però Vittorio Grigolo, annunciato il 23 nell’ultima puntata del pomeridiano su Canale 5, è tutt’altro che una scelta di ripiego. Romano nato ad Arezzo, 42 anni, è uno dei tenori italiani più conosciuti nel mondo perché da decenni canta in templi della lirica come il Covent Garden o la Scala di Milano (dove è stato il più giovane di sempre a esordire come tenore: 23 anni). Ma tra un ‘Rigoletto’ e un ‘Così fan tutte’, cosa ci fa Vittorio Grigolo (con l'accento sulla prima o) al serale di Amici? Nell’edizione con un’orchestra di giovani talenti che accompagnerà ogni esibizione, un tenore è perfetto per dare indicazioni ai propri concorrenti perché avere la forza di un’orchestra alle spalle condiziona anche gli artisti più grandi e navigati, figurarsi un quasi debuttante.
E poi la sua vena guascona e la confidenza con la televisione potrebbero trasformarlo nella vera sorpresa di questa edizione. Dopotutto, anche se è un tenore abituato a ruoli come il Rodolfo della Bohème o il Duca di Mantova del Rigoletto, ha un debole per il pop. Anzi con il suo primo disco solista ‘In the hands of love’ del 2006 è stato uno dei primi a parlare di “popera”, ossia di mescolanza tra pop e opera.
Non a caso quel disco, che entrò nella top 10 inglese di pop (e non di classica) lui cantava un brano dei Keane e, nell’edizione americana (intitolata soltanto Vittorio), duettava con Nicole Scherzinger delle Pussycat Dolls nel brano ‘You are my miracle’ che, invece, nell’edizione inglese, era cantato con la brava Katherine Jenkins. Insomma, The italian tenor (come dal titolo del suo secondo disco) potrebbe essere l’elemento che “spariglia” le puntate di Amici e, di sicuro, aggiungerà una profondità lirica in questa edizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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