Springsteen, ecco i "live" da vero Boss

Arriva "The legendary 1979 No Nukes concerts" con la E Street Band

Springsteen, ecco i "live" da vero Boss

C'era un tempo in cui il problema numero uno era il nucleare. Non che oggi per molti non lo sia, ma è la soluzione del riscaldamento climatico ad essersi fatta religione e utopia delle giovani generazioni. Nel 1979, quel «problema numero uno» convinse Bruce Springsteen uno che macinava da padrone i palcoscenici del rock ma non impazziva nell'esporsi «politicamente» - a partecipare a No Nukes: tante rockstar (da Crosby, Stills & Nash a Bonnie Raitt a The Doobie Brothers) , cinque giorni live al Madison Square Garden di New York, una specie di Woodstock da fine anni Settanta. Per lui due serate, il 21 e 22 settembre, nelle quali il Boss come veniva chiamato, a dire il vero, più dalla stampa che dai fan - ricordò al mondo che forse dalla sua chitarra Fender Telecaster non erano uscite canzoni rivoluzionarie per gli stilemi del rock, ma che dal vivo, lui e la fida E Street Band sapevano «come si faceva».

Questa verità la si può testare ad ogni passaggio di The Legendary 1979 No Nukes Concerts (Sony) che dal 19 novembre esce in diverse edizioni: nei formati 2 Cd con Dvd, 2 Cd con Blu-Ray e 2 Lp. Il film sarà invece disponibile a livello mondiale sulle piattaforme streaming dal 23 novembre. Per tornare a quei giorni, il Boss e la sua band stavano vivendo un momento unico. E sul palco sale la gioia sin dai primi sorrisi di Bruce Springsteen nell'incipit di Prove It All Night, o nelle pantomime con Clarence Clemons, il Big Man che si portava in una simbolica valigia forse una manciata di note, non troppe, ma le sapeva graffiare come quella musica, la musica del Boss, richiedeva. Nel film No Nukes, uscito nel 1980 solo tre brani di Springsteen si conquistavano la tracklist: The River, Thunder Road e Quarter To Three. Ora, però, tutto quel Boss (quello che saliva sul pianoforte nell'epicentro ritmico di Rosalita Come Out Tonight in faccia a un pubblico adorante e il suo incontro con Jackson Browne, Tom Petty e Rosemary Butler sono a disposizione degli appassionati. Si tratta di dieci performance inedite che il vecchio collaboratore di Springsteen, Thom Zimny, aveva immortalato su pellicola in 16mm, oggi debitamente remixata nell'audio da Bob Clearmountain.

Per chi si tufferà nelle immagini e nei suoni di quello storico concerto non sarà come essere lì, sotto al palco, con Springsteen e la E Street Band sopra, ma non c'è dubbio che il pensiero e il cuore correranno a quell'epoca in cui il rock era ancora armato di sogni e forza. Le cose potevano non cambiare, ma quella musica rimaneva.

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